Valutato positivamente 3DoP il progetto presentato da Fondazione Hub Innovazione Trentino e Trentino Sviluppo, insieme ad altri 33 partner europei, su un bando competitivo promosso dalla Commissione europea per sostenere la crescita industriale attraverso la cooperazione interregionale. 3DoP (Optimisation of Production by 3D Printing) riguarderà in particolare lo sviluppo di tecnologie e metodologie in grado di favorire l’adozione della stampa 3D – o fabbricazione additiva – da parte delle piccole e medie imprese. Nel progetto sarà coinvolta ProM Facility, laboratorio di prototipazione rapida e stampa 3D di Polo Meccatronica Rovereto. 3DoP partirà a gennaio 2023 e si svolgerà complessivamente nell’arco di 36 mesi. Nella seconda metà del 2024 saranno pubblicati alcuni bandi rivolti alle imprese per la messa a disposizione di servizi volti ad agevolare l’adozione delle tecnologie. Il budget complessivo del progetto è di circa 14 milioni di euro e per la parte trentina è nell’ordine di 550 mila euro.
L’unione fa la forza
È proprio così anche per la partecipazione ai progetti europei, quando due o più enti territoriali mettono a punto delle proposte in linea con la propria specializzazione e con le traiettorie di sviluppo strategiche provinciali. Il progetto vinto da Fondazione HIT e Trentino Sviluppo si chiama 3DoP ed è stato proposto in partenariato con una trentina di enti di ricerca, agenzie di innovazione e imprese di diversi paesi europei aderenti alla rete Vanguard Initiative 3D Printing, nell’ambito del bando europeo chiamato “I3: investimenti per l’innovazione interregionale”. La rete di innovazione Vanguard, alla quale Hub Innovazione Trentino aderisce per conto della Provincia autonoma di Trento e in qualità di rappresentante unitario del sistema provinciale, comprende 30 stati dell’Unione Europea impegnati a innovare e rafforzare l’industria delle regioni europee.
Il progetto
Il progetto 3DoP – in linea con la strategia provinciale di specializzazione intelligente – avrà il compito di incentivare la diffusione della manifattura additiva come tecnologia innovativa nel tessuto produttivo delle Pmi. L’intento è quello di far fronte ad alcune mancanze identificate come critiche per l’adozione delle tecnologie additive nell’industria, agevolando investimenti a livello interregionale, ma anche di favorire le partnership e il posizionamento internazionale delle aziende coinvolte. I risultati di progetto saranno legati a quattro filoni di innovazione tecnologica: stampa di parti in metallo, stampa di parti con elettronica integrata, stampa di oggetti per uso nel campo odontoiatrico e automazione del processo di stampa 3D e integrazione nelle linee di produzione industriale.
La tecnologia additiva
ProM Facility ha proposto in particolare di impiegare la tecnologia additiva e ibrida per la riparazione di componenti industriali come stampi e parti di impianti che possono essere ripristinati invece che dismessi. Una proposta in ottica di economia circolare, dunque, che punta ad allungare la vita utile delle componenti, piuttosto che a dismetterle e sostituirle. Nell’ambito nel progetto, Fondazione HIT raccoglierà le soluzioni tecnologiche messe a disposizione delle tre facility coinvolte – ProM (Italia), Porin (Croazia) e Tecos (Slovenia) – e indirizzerà le Pmi e le startup vincitrici dei bandi verso l’integrazione di tecnologie nell’ambito della manifattura additiva provenienti anche dal mondo della ricerca. HIT si occuperà inoltre di favorire possibili attività di trasferimento tecnologico e possibili investimenti privati per l’implementazione delle soluzioni messe a punto da ProM Facility nel progetto, anche nell’ottica di alimentare sviluppi tecnologici e partnership ricerca-impresa.