C’è un po’ di Trentino nel Centro nazionale di ricerca in high performance computing, big data e quantum computing, uno dei cinque Centri nazionali previsti dal Pnrr che sorgerà al Tecnopolo di Bologna e che è stato annunciato poco fa con un comunicato stampa dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, capofila dell’iniziativa. “Siamo estremamente fieri di far parte dell’iniziativa Pnrr Icsc – ha commentato il responsabile scientifico per l’Università di Trento, il professor Sandro Fiore -. L’ateneo trentino avrà l’opportunità di lavorare alla frontiera della ricerca su high performance computing, big data e quantum computing in un contesto di eccellenza scientifica nazionale, contribuendo a tematiche di punta per il territorio trentino, come il clima, le città intelligenti e l’ambito dei materiali. Un impegno scientifico che tra l’altro promuove un’ottica di forte interdisciplinarietà, innovazione e sostenibilità.
Della partita anche la Fondazione Bruno Kessler, che ha instaurato collaborazioni strategiche con molte aziende e istituzioni italiane nel campo del data analytics e dell’artificial intelligence, temi che necessitano sempre più di capacità di calcolo ad alte prestazion”i. “Per questo la partecipazione al Centro nazionale di ricerca, insieme a molte delle aziende e istituzioni di cui sopra, rappresenta un passo importante che permetterà di mettere a fattor comune i risultati raggiunti e di rilanciare aumentando la reputazione a livello europeo della nostra istituzione” ha aggiunto il segretario generale Andrea Simoni.