Tendere a una Società Trentino 5.0: con questo obiettivo Confindustria Trento ha lanciato la scorsa primavera il progetto “Duemilatrentino – Futuro Presente”. Ma come declinare, in pensieri e azioni concrete, il percorso verso un modello centrato sul benessere dell’essere umano nell’ottica di uno sviluppo integrato tra aziende e territorio? Come fare del Trentino la regione europea leader della sostenibilità ambientale, economica e sociale? L’associazione ha lavorato nei mesi scorsi a una prima serie di proposte orientate a valorizzare la “Centralità dell’individuo e della qualità della vita”: si tratta delle direttrici raccolte nel position paper distribuito in occasione dell’assemblea di ottobre. Il prossimo punto d’approdo intermedio, che si prevede di rendicontare alla comunità prima dell’estate 2022, è stato identificato nell’obiettivo di una “Transizione sostenibile”, e proprio in questa direzione si stanno tracciando nuove linee programmatiche, tanto più di fronte alla possibilità, e al dovere, di sfruttare le ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr.
Guardare al futuro
Un importante momento di riflessione nel contesto di questo percorso è stato l’appuntamento promosso in seno alla rassegna “Una certa idea di futuro”, il ciclo di incontri proposto da Confindustria Trento in collaborazione con l’Università degli studi di Trento. Ospite del webinar, dal titolo “Sostenibilità come nuova etica di comportamento nella società futura” è stato Ermete Realacci. presidente della Fondazione Symbola e presidente onorario di Legambiente, da vent’anni Realacci è promotore di iniziative che guardano proprio alla transizione sostenibile: tra i fondatori, nel 1999, del Kyoto Club, ha condotto molte battaglie e iniziative in difesa dell’ambiente e per un’idea di Italia intesa come intreccio inimitabile di storia, natura, cultura, creatività e innovazione. L’economia circolare, la sostenibilità, la bellezza, la green economy, la coesione sociale, il Made in Italy sono da sempre temi che hanno ispirato il suo impegno.
“Affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario – spiega Realacci – ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capace di futuro”. Un approccio che nell’affrontate il tema della transizione ecologica deve certamente mettere al centro processi di innovazione e digitalizzazione, ma che non può tralasciare aspetti come la coesione sociale. Al fianco di Realacci anche Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento, Marcello Lunelli, componente del Consiglio di presidenza dell’associazione con delega a sistemi di formazione continua per le competenze, Roberto Busato, direttore generale dell’associazione di Palazzo Stella. Tra gli interventi dell’appuntamento odierno, moderato da Alessandro Garofalo, anche quelli di Flavio Deflorian, rettore dell’Università di Trento, di Gabriella Chiellino, presidente eAmbiente Group – Inspiringfifty e di Alex Terzariol, general manager MM Design Italy – Brasil.