L’esercizio 2020 dell’Ismea chiude con un utile pari a 17 milioni di euro, seppure con una diminuzione rispetto all’esercizio precedente di 2 milioni, confermando comunque i risultati positivi di una prudente gestione finanziaria a servizio del settore agroalimentare. Il patrimonio netto, pari a 1,76 miliardi nel 2019, cresce, per effetto dell’utile di esercizio, e si attesta a 1,81 miliardi. Il conto economico espone un valore della produzione dell’attività complessivamente svolta di euro 72.077.404 (euro 104.424.746 nel 2019), registrando un decremento di euro 32.347.342 da attribuire all’attività di riordino fondiario e determinato, principalmente, dalla decisione di sospendere del tutto per il 2020 la pubblicazione del bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura. È quanto emerge dalla relazione sulla gestione finanziaria per l’esercizio 2020 dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), approvata dalla sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti con determinazione n. 108/2021.
Favorito ricambio generazionale
Nel 2020 l’Istituto, che, come noto, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, cura i rapporti con gli organi statali, regionali e comunitari favorendo ricambio generazionale, competitività, internazionalizzazione e innovazione tecnologica nei settori di competenza, ha intensificato il monitoraggio delle filiere in relazione all’evoluzione della pandemia e ha fornito assistenza agli organi centrali per le attività di coordinamento delle politiche strutturali in agricoltura, con particolare riguardo al programma della Rete rurale nazionale 2014-2020, relativo al processo di riforma della politica agricola comune. In particolare – rileva la magistratura contabile – l’ente, sulla base del protocollo di intesa con Origin Italia, ha stipulato un atto esecutivo per il monitoraggio continuativo dei consumi domestici relativi al 2020 di alcuni prodotti Dop, ha rafforzato il sistema di controllo e certificazione sulle produzioni agroalimentari di qualità e ha curato, nell’ambito dei progetti Dimecobio, la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei principali dati economici del settore, coordinando la messa a sistema e la diffusione dei dati sul Sistema informativo nazionale sull’agricoltura biologica (SINAB). Inoltre, ha effettuato attività di monitoraggio ed erogazione per il terzo bando e la gestione amministrativa dei rientri dei finanziamenti agevolati, delle azioni di recupero delle morosità nonché cancellazioni ipotecarie e svincoli di fideiussioni a seguito di estinzione dei finanziamenti concessi per il primo e secondo bando.
Crisi ed emergenza sanitaria
Tra i provvedimenti straordinari adottati da Ismea per fronteggiare la crisi del settore in relazione all’emergenza sanitaria, la Corte segnala la sospensione, per il 2020, della pubblicazione del bando per l’insediamento di giovani in agricoltura, inizialmente posticipata a data successiva al 31 luglio 2020, la moratoria di tutte le rate in scadenza nel corso dell’anno e la sospensione sino al 31 luglio 2020 di tutte le attività di non-performing e di attestazione, ai sensi del decreto legge n. 193/2016. Oltre a proseguire il percorso di sviluppo delle attività, Ismea ha consolidato il posizionamento strategico voluto dal legislatore negli ultimi anni e la Corte riconosce che “l’attività di acquisto e rivendita dei terreni con patto di riservato dominio si è svolta in coerenza con i regolamenti comunitari in materia di aiuti per il primo insediamento e sulla base dei criteri approvati per l’erogazione degli aiuti in favore dei giovani”.