Sono numerosi i pazienti interessati dalla recente determina AIFA, che rende rimborsabile il nuovo farmaco biosimilare a base di Adalimumab prodotto dalla coreana Celltrion Healthcare: si tratta un principio attivo utilizzato per il trattamento di condizioni croniche e invalidanti come psoriasi a placche, artrite psoriasica, artrite reumatoide, artrite idiopatica giovanile poliarticolare e artrite correlata all’entesite, spondiloartrite assiale, Malattia di Crohn, colite ulcerosa, idrosadenite suppurativa (acne inversa) e uveite non infettiva. La somma di tutti coloro che in Italia sono affetti da queste patologie reumatologiche e autoimmuni ammonta a circa il 2-3% della popolazione totale: non tutti sono affetti da forme tali da richiedere questo tipo di approccio terapeutico, ma ad averne bisogno è almeno il 15-20%, quindi centinaia di migliaia di persone. Inoltre, queste patologie compaiono spesso in età giovanile età in cui è importantissimo mantenere una buona qualità della vita ai fini dell’inserimento sociale: per questo la disponibilità di molteplici opzioni e di soluzioni mirate si rivela fondamentale.

Biosimilare e opportunità

“La disponibilità di un nuovo biosimilare di Adalimumab rappresenta una grande opportunità, in quanto permette di ampliare l’offerta di questa molecola e di rendere ancora più competitivo l’uso dei farmaci biosimilari dal punto di vista della sostenibilità del sistema – sottolinea Enrico Fusaro, direttore struttura complessa di reumatologia “Città della salute e della scienza” di Torino. – Adalimumab è un farmaco molto diffuso e utilizzato da lungo tempo, sia per l’ampiezza delle indicazioni che per l’efficacia e la tollerabilità che garantisce. È un farmaco di cui abbiamo ampissima esperienza”. La novità è stata presentata in occasione del XLII congresso nazionale della SIFO – Società Italiana di Farmacia Ospedaliera, a cui ha partecipato anche la stessa Celltrion Healthcare. “I biosimilari hanno contribuito notevolmente al controllo della spesa farmaceutica nelle patologie immunomediate e oncologiche, sono un’opportunità per controllare il budget e per mettere l’inserimento di farmaci innovativi all’interno dell’offerta farmacologica che ogni giorno diamo ai nostri pazienti – evidenzia Fusaro – Da inizio anni 2000, l’introduzione dei farmaci biotecnologici ha avviato una rivoluzione nell’ambito delle malattie reumatologiche e proprio Adalimumab è stato un protagonista di questa nuova epoca. Inoltre, non bisogna trascurare l’aspetto economico, visto che i farmaci biosimilari permettono un risparmio in virtù del quale si riesce a mantenere la sostenibilità del sistema e si può allargare la base dei pazienti che beneficiano di questi farmaci”.

Per il video servizio: https://youtu.be/Ih8-6WpUmlo