Masimo ha reso noti oggi i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of PeriAnesthesia Nursing in cui il dottor Mashasi Ishikawa e il dottor Atsuhiro Sakamoto della Nippon Medical School di Tokyo hanno valutato l’utilità e l’impatto di Masimo Patient SafetyNet intervistando gli infermieri prima e dopo l’implementazione del servizio. I ricercatori hanno scoperto che l’impiego del monitoraggio remoto e del sistema di notifica clinica hanno ridotto il numero di valutazioni fisiche necessarie, con conseguente diminuzione del carico di lavoro degli infermieri, e hanno inoltre raccomandato l’uso del monitoraggio continuo della frequenza respiratoria e della saturazione dell’ossigeno (implementate nell’ambito del sistema) dopo l’anestesia generale ai fini della sicurezza dei pazienti. Notando l’importanza di una frequente valutazione postoperatoria della respirazione, soprattutto per i pazienti in trattamento con oppioidi, i ricercatori hanno ipotizzato che l’uso di Patient SafetyNet, grazie alla visualizzazione in tempo quasi reale delle informazioni dei monitor connessi, presenti accanto al letto dei pazienti, su postazioni di sorveglianza centralizzate/remote potrebbe facilitare le valutazioni in questione, “evitando importanti complicanze ai pazienti”. Per studiare gli effetti dell’adozione di tale soluzione si è proceduto all’implementazione di Masimo Hospital Automation in associazione a Patient SafetyNet e ai pulsossimetri Masimo Radical-7 Pulse CO-Oximeter presso i letti dei pazienti di tutti i reparti di medicina generale.
Come sostenere il flusso di lavoro degli infermieri nei reparti di medicina generale?
da Redazione | Mag 19, 2021 | Dal mondo | 0 commenti