Pedoni, è strage sulle strade italiane. Nel 2024 ne sono stati investiti e uccisi 475, uno ogni 18 ore, il 7,9% in più rispetto all’anno precedente: 313 uomini e 162 donne; più di uno su due, il 53%, aveva più di 65 anni; 15 le vittime minorenni. È quanto emerge dall’ultimo report curato da Associazione sostenitori e amici della polizia stradale in collaborazione con Sapidata
Analizzando le singole regioni, quella dove gli utenti più deboli della strada hanno avuto le conseguenze peggiori è la Lombardia con 79 decessi, seguita dal Lazio con 59 e dalla Campania con 53; seguono Emilia Romagna (41), Toscana (38), Sicilia (37) e Veneto (34). L’Ufficio studi Asaps rileva che molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, le strisce pedonali dei centri urbani. I casi di pirateria stradale sono oltre 50, quasi il 10% di tutti gli investimenti mortali. 

Come intervenire

Oltre che con l’educazione stradale, come si può intervenire? La risposta viene dall’imprenditore veronese Angiolino Marangoni, noto per le sue innovative invenzioni salvavita. Negli ultimi mesi Marangoni ha perfezionato il proprio brevetto europeo, noto col nome di “Elvia98”. Si tratta di un dispositivo luminoso che di fatto rende “veggenti” i pedoni, che potranno capire se l’automobilista sta frenando o se è distratto. “Voglio che le persone possano capire se l’automobilista si ferma o meno – spiega Marangoni -. Molto si è fatto per la sicurezza stradale, ma nessun dispositivo interviene in caso di distrazione, che capita sempre quando l’automobilista non frena, magari traendo in inganno il pedone convinto di esser stato visto. Vogliamo spiegarlo nelle scuole, tutti devono poter sapere se mentre attraversano le strade rischiano di venir investiti”.
Elvia98 entra in azione appena il guidatore tocca il freno, in automatico davanti si accende una scritta verde lampeggiante “Salvavita pedone”. In questo modo la persona che è in procinto di attraversare la strada, vedendo la scritta a led, capisce le intenzioni del guidatore e agisce di conseguenza. Non basta: al momento della frenata si attiva anche la targa posteriore che accende le parole “Ostacoli pericolo”, cosicché il guidatore in coda evita un’azione di sorpasso, spesso con conseguenze fatali.