“Fep contribuirà a combattere la pandemia silenziosa dei batteri resistenti agli antibiotici e a sorvegliare patogeni virali”. Lo ha detto Francesca Cutrupi, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata dell’Università di Trento e co-founder della startup Fep, Finding emerging pathogens, presentata all’ateneo di Verona in occasione del primo demo day del Consorzio iNest l’ecosistema dell’innovazione del Nord Est interconnesso. L’approccio innovativo di Fep consiste nell’analisi delle acque reflue. Nello specifico, la startup “offre un servizio completo di campionamento, estrazione del materiale genetico e identificazione dei patogeni all’interno dei reflui”. I dati raccolti da Fep sono poi elaborati per stabilire soglie di rischio e supportare i clienti nello sviluppo di piani di contrasto. “Il vantaggio di questo approccio risiede nella tecnologia che produce analisi non mirate, permettendo di individuare patogeni inattesi e migliorando la capacità di rilevamento precoce”, ha aggiunto Cutrupi.
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