Accademia nazionale di agricoltura e Image Line annunciano l’avvio della sesta edizione del Premio Filippo Re – Ambiente, Economia, Territorio e Società. Il premio, intitolato al famoso botanico e agronomo italiano, primo segretario dell’Accademia e uno dei suoi più illustri padri fondatori, del valore economico di 2.500 euro, quest’anno sarà assegnato alla pubblicazione scientifica che, con approccio multidisciplinare, originale e sguardo d’insieme, proporrà nuove idee e progetti che portino l’innovazione al centro di una agricoltura sempre più votata alla sicurezza alimentare e allo sviluppo economico delle filiere agroalimentari. Premi del valore di 500 euro verranno assegnati a chi si classificherà al secondo e terzo posto.

Agricoltura e innovazione

Il rapporto che lega agricoltura e innovazione è una tematica ormai centrale e di grande attualità per gli sviluppi degli studi agronomici che, sempre più, devono far fronte alle nuove esigenze mondiali di prodotti agroalimentari sani e sicuri per la salute umana, rispettosi dell’ambiente, ma anche delle necessità di sostenibilità economica per le aziende. La consegna del Premio avverrà durante l’inaugurazione del 218° Anno accademico dell’Accademia nazionale di agricoltura che si terrà, ad Aprile 2025, presso la Sala dello Stabat mater di Palazzo dell’Archiginnasio a Bologna.

Il Premio

Il Premio, diventato ormai importante punto di riferimento nazionale per gli studi scientifici in ambito agronomico, da anni vede una grande partecipazione, con numerosi paper di alta caratura scientifica provenienti da tutta Italia. Le scorse edizioni sono state vinte nel 2020 da Roberta Calone, Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari Alma Mater Studiorum Università di Bologna, con lo studio Improving water management in European catfish recirculating aquaculture systems through catfish-lettuce aquaponics“, nel 2021 da Andrea Fiorini, Dipartimento di agronomia e coltivazioni erbacee Università Cattolica del Sacro Cuore, con lo studio “Combining no-till rye (Secale cereale L.) cover crop mitigates nitrous oxide emission without decreasing yield”, nel 2022 da Roberto De Vivo, Dipartimento di medicina veterinaria e produzioni animali Università di Napoli “Federico II”, con lo studio “Influence of carbon fixation on the migration of greenhouse gas emission from livestock activities in Italy and the achievement of carbon neutrality”, nel 2023 da Davide Andreatta, Dipartimento di agronomi, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente Università di Padova, con lo studio “Detenction of grassland mowing frequency using time series of vegetation indices from Sentinel-2 imagery” e, nel 2024, da Leonardo Caproni, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con lo studio “The genomic and bioclimatic characterization of Ethiopian barley (Hordeum vulgare L.) unveils challenges and opportunities to adapt to a changing climate”.

Valorizzare studi scientifici

“Per l’Accademia questo importante premio, intitolato al padre fondatore del nostro storico sodalizio, è un fiore all’occhiello che da anni continua a rinnovarsi presentando studi di alto valore scientifico che si riflettono anche sulla nostra vita. La mission dell’Accademia – sostiene il professor Giorgio Cantelli Forti, presidente Accademia nazionale di agricoltura – è promuovere la conoscenza intorno all’agricoltura e ai campi ad essa connessa valorizzando studi scientifici che sviluppino i temi dell’innovazione e della ricerca in una fondamentale interconnessione dei saperi. Oggi il mondo necessita di una agricoltura moderna e al passo con i tempi, in grado di fornire non solo il giusto nutrimento per tutti, ma anche prodotti alimentari sani e sicuri per la salute del consumatore che, ogni giorno, li acquista. A questo si aggiunge il necessario sviluppo economico per i produttori, primi attori del processo che dal campo va alla tavola, che necessitano di strumenti innovativi sostenibili. In questi anni gli studi premiati hanno fornito un eccellente contributo alla ricerca agronomica e, insieme ad Image Line, siamo felici di fare la nostra parte promuovendo lo sforzo dei giovani ricercatori che, con passione e dedizione, studiano in questi campi di grande importanza, dando a loro il giusto riconoscimento con l’assegnazione della sesta edizione del Premio Filippo Re”.