“Dove si fa ricerca, la cura è migliore. Dove c’è l’Università, il sistema sanitario è più efficiente”. Potrebbe riassumersi così il messaggio di fondo che ha accompagnato l’assemblea pubblica di ateneo che si è tenuta nell’Auditorium di Palazzo Prodi. Una constatazione basata su dati, analisi e anche sulla stessa percezione da parte della cittadinanza, che diventa un auspicio per accompagnare anche nel suo sviluppo futuro il progetto di medicina. Partito alla fine del 2019 per rispondere alle esigenze della comunità trentina, il piano di sviluppo del progetto ha raggiunto in pochi anni risultati importanti: l’accreditamento della sede e del primo corso di laurea interateneo con l’Università di Verona, l’avvio delle lezioni, l’istituzione del Cismed e della Scuola di medicina, l’inaugurazione della prima sede a Palazzo Consolati, fino all’approvazione, arrivata nei giorni scorsi delle prime tre specializzazioni in radiodiagnostica; neurologia; anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore.

I progetti

Tappe che sono state ripercorse nell’incontro di oggi da chi, dentro e fuori dall’ateneo, le ha vissute da vicino, con un misto di soddisfazione per le tante cose già realizzate e di fiducia verso le altre sfide che rimangono aperte per i prossimi anni. Chiave della riuscita del progetto – si è più volte sottolineato negli interventi della mattinata – la collaborazione tra i vari attori coinvolti insieme all’Università di Trento e a quella di Verona. In primo luogo la Provincia autonoma di Trento e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ma anche i rappresentanti di altre istituzioni, ordini, associazioni territoriali che nel tempo hanno collaborato con proposte, critiche, suggerimenti, sempre animati da spirito costruttivo. L’assemblea pubblica è stata aperta e guidata dal presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento, Daniele Finocchiaro. Secondo quanto previsto dallo statuto, l’assemblea è infatti un momento di confronto con il territorio sulla percezione, sull’impatto e sul valore aggiunto che l’Ateneo apporta alla comunità trentina e si condividono valutazioni e proposte sui futuri orientamenti.


“Medicina e salute” è il tema scelto per l’edizione 2024 attorno a cui si sono sviluppati i vari interventi. Un dibattito che è cominciato ben prima dell’assemblea con le varie interlocuzioni con i referenti del sistema sanitario locale e con un tavolo preparatorio specifico che si è tenuto a luglio scorso. “Il dialogo che si sviluppa preparando l’assemblea è la parte nascosta, ma forse più interessante, di questo percorso di ascolto che sfocia nell’evento pubblico. Sono numerosi gli spunti che abbiamo ricevuto dalle varie realtà del territorio, da chi ogni giorno svolge una professione sanitaria, da chi è in prima linea nel gestire le complessità della sanità trentina – ha detto il presidente Finocchiaro introducendo l’evento -. Abbiamo registrato anche un convinto appoggio alle nostre iniziative. Il supporto non è mai mancato anche nei momenti di incertezza che inevitabilmente hanno accompagnato – e continueranno ad accompagnare in futuro – alcune fasi rilevanti. La programmazione dei tempi e delle risorse condotta finora è stata precisa e puntuale grazie alla collaborazione di tutti. E questa è un’ottima premessa per il futuro, visto che il cammino da affrontare rimane ancora lungo”.