Novità per i pazienti dell’Alto Adige che necessitano di trattamenti di protonterapia. È stato deliberato lo schema di accordo tra l’Azienda provinciale per i servizi sanitari del Trentino e l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per l’erogazione di prestazioni di protonterapia a favore dei pazienti residenti in provincia di Bolzano. In sintesi l’accordo, stipulato in base a “Accordo di confine tra le Province autonome di Bolzano e Trento nel settore salute 2022-2024” prevede l’accesso ai trattamenti di terapia protonica senza autorizzazione preventiva dell’Asl ma solamente con prescrizione del servizio sanitario nazionale e nullaosta, sulla base di specifiche indicazioni cliniche, da parte del Servizio di radioterapia oncologica dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. “L’obiettivo – spiega l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Mario Tonina – è quello di favorire l’integrazione tra i servizi sanitari delle nostre due Province. La convenzione con Bolzano, infatti, conferma il ruolo del Centro di protonterapia di Trento come riferimento sovraregionale, capace di offrire cure specialistiche all’avanguardia per i pazienti oncologici. Questo accordo, rientra poi in una visione più ampia che punta alla qualificazione e all’eccellenza del nostro sistema sanitario, come il Centro di protonterapia, capace di offrire trattamenti ad alta specializzazione per la cura dei casi clinici più complessi. Volevo infine ringraziare – conclude l’assessore – il collega assessore alla Prevenzione sanitaria e salute della Provincia di Bolzano, Hubert Messner, che qualche tempo fa ha visitato il nostro Centro: è grazie al suo impegno se possiamo salutare il risultato odierno”. L’accordo di confine consente di valorizzare e sviluppare l’integrazione tra i due sistemi sanitari provinciali in ambiti caratterizzati da un elevato grado di specializzazione delle attività che, data l’esiguità della casistica, necessitano di servire bacini di utenza più ampi rispetto a quelli delle singole province autonome.