A Pergine Valsugana il nuovo Spazio Argento. Alla cerimonia ha partecipato l’assessore alla salute Mario Tonina, la direttrice dell’Integrazione sociosanitaria Elena Bravi e il direttore del distretto est Enrico Nava in rappresentanza di Apss, Andrea Fontanari, Elisabetta Wolf e Francesca Carneri rispettivamente presidente, assessora alla politiche sociali e responsabile del servizio socio assistenziale della Comunità Alta Valsugana Bersntol ed Elisa Bortolamedi assessora alle politiche sociali del Comune di Pergine. La cittadinanza della Valsugana ha così un nuovo punto a cui possono rivolgersi gli anziani e le loro famiglie che garantisce ascolto, informazioni, orientamento, presa in carico e monitoraggio al fine di favorire la loro qualità di vita.
La nuova sede
La nuova sede di Spazio Argento è in via San Pietro 4 a Pergine Valsugana al piano terra del padiglione ex-osservazione, edificio di proprietà dell’Azienda sanitaria e sede del Distretto sanitario est. L’area è stata recentemente ristrutturata con una spesa di circa 15mila euro e concessa in comodato gratuito alla Comunità Alta Valsugana e Bersntol. Il servizio è aperto dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 11; il venerdì, l’accesso è telefonico dalle ore 9 alle 10 al numero 0461 519660. “Per garantire la sostenibilità del sistema di welfare – ha affermato Elena Bravi direttrice dell’Integrazione socio-sanitaria di Apss – è fondamentale investire in interventi sul territorio mirati alla prevenzione, alla riabilitazione, all’invecchiamento attivo e all’intercettazione precoce dei bisogni, per aumentare l’aspettativa di vita in buona salute. In questo senso la riforma del welfare anziani introdotta dalla Legge provinciale 14/2017 ha affidato alle Comunità di Valle e ai Comuni di Trento e Rovereto la competenza su un nuovo presidio interistituzionale denominato Spazio Argento, che assicura un governo integrato e unitario di servizi che comprendono un’ampia gamma di attività quali: accoglienza, ascolto, orientamento sulla rete dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari e, infine, valutazione dei bisogni con eventuale presa in carico della persona anziana”.