Al via l’attività dell’Osservatorio NURA, Osservatorio permanente su Nutraceutici & Malattie Rare promosso da UNIAMO in collaborazione con Apertamente, società di consulenza strategica e ricerche di mercato. Negli scorsi mesi, la Federazione ha promosso un’indagine che ha coinvolto oltre 900 persone sull’uso dei nutraceutici nelle famiglie con un componente malato raro. Da questa verifica interna, è emerso come ci sia ancora poca chiarezza sulla definizione e la natura dei nutraceutici che si accompagna anche ad una poca chiarezza legislativa legata anche al fatto che questi rientrano nella categoria degli “integratori alimentari” pur avendo caratteristiche diverse. I nutraceutici infatti, al contrario degli integratori alimentari, non vanno ad integrare una carenza nutrizionale ma sono utilizzati a scopo terapeutico. Da parte degli associati è quindi emersa la necessità di approfondire in modo sistematico e strutturato il quadro informativo in alcuni tratti frammentato; da qui l’idea di far nascere uno specifico Osservatorio con un Comitato tecnico scientifico nel quale saranno coinvolti clinici, farmacologi ed esperti in economia sanitaria con l’obiettivo di validare la metodologia ed i risultati.
I componenti del Comitato
Il Comitato tecnico scientifico, composto dal professor Giuseppe Turchetti (economista sanitario, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), dottor Franco Frati (esperto di innovazione nutraceutica), professoressa Carolina Muscoli (farmacologa, Università degli Studi Magna Graecia), prefessor Loreto Gesualdo (Università degli Studi di Bari), dottoressa Rita Treglia (segretario nazionale UNIAMO FIMR) e Annalisa Scopinaro (presidente UNIAMO FIMR), dottor Giulio Bigagli (consulente di strategia, Apertamente) ha iniziato i lavori nel mese di marzo con una prima riunione. Obiettivo dell’Osservatorio è promuovere la conoscenza del vissuto e percepito di pazienti e familiari con malattie rare, in real world evidence, relativamente alla loro esperienza con integratori alimentari, affinché ne venga valutato e garantito il profilo di sicurezza e ne sia riconosciuta dal punto di vista normativo la categoria di “nutraceutici”.