Nella Giornata internazionale contro il cancro infantile sono successe molte cose importanti, in Italia e in particolare a Roma, per gli associati della Fiagop, associazione che riunisce 35 associazioni che operano su tutto il territorio nazionale proprio come Agal di Pavia, associazioni che si occupano delle famiglie che lottano contro il cancro giovanile e le malattie rare. Oltre al convegno annuale, al quale ha partecipato Stefano Lucato, delegato di Agal Pavia, che è stato eletto nel consiglio nazionale della Federazione, la partecipazione a due giornate intense di convegni e aggiornamenti a Roma, ha avuto come apice un importante incontro a Montecitorio. Il vice presidente della Camera Giorgio Mulè ha infatti incontrato la Fiagop in un evento significativo previsto dalla Giornata mondiale contro il cancro pediatrico – Rete nazionale tumori rari: per affrontare insieme criticità e prospettive per l’oncoematologia pediatrica con un convegno che si è tenuto in Sala della Regina. L’evento si è aperto con il saluto di Giorgio Mulè, che ha introdotto la relazione del ministro della Salute Orazio Schillaci, quindi di Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità e di Maria Teresa Bellucci vice ministro del Lavoro e delle politiche sociali. Fra gli altri sono intervenuti Franca Fagioli, direttore struttura complessa oncoematologia pediatrica A.O.U. Città della salute e della scienza di Torino e Manuela Tamburo De Bella, responsabile Ufficio reti cliniche ospedaliere e DM 70/2015 Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Risorse per la ricerca
“Al centro dell’attenzione di tutti la necessità di reperire risorse per la ricerca e per cercare di arginare la disparità che esiste ed è evidente nelle possibilità di agevolare cure e assistenza a seconda delle regioni italiane. Ci sono grandi disparità fra Sud, Isole e nord Italia che oltre a non essere giuste mettono in difficoltà tutto il sistema di accoglienza. Pensate che ad esempio in Sardegna non esiste una terapia intensiva dell’oncologia pediatrica e le famiglie sono costrette a volare a Roma o al Nord per affrontare le cure necessarie”, ha detto Stefano Lucato di Agal. “Sento la responsabilità di questo nuovo incarico nel consiglio della Federazione, – ha concluso Lucato – consapevole di non avere forse le competenze tecniche di altri, ma di poter mettere a frutto una lunga esperienza maturata in 40 anni di Agal, esperienza che mi dà motivazione per rigenerare la mia buona volontà pur a fronte di un lavoro molto complesso. Con Agal daremo insomma ancora il nostro contributo frutto di quasi mezzo secolo di attività”.