Già entro i primi di novembre ci saranno nuovi medici di medicina generale disponibili per i cittadini delle zone di Gardolo-Meano e Argentario-Povo a Trento, grazie alle convenzioni con i medici specializzandi della Scuola di medicina generale e all’aumento dei massimali per alcuni giovani medici già inseriti a Trento. È questa la strategia dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari per far fronte tempestivamente alle dimissioni, a vario titolo, di alcuni medici di base delle circoscrizioni nord e est di Trento. Per la fine dell’anno dovrebbero concludersi anche le procedure per l’assegnazione di quattro incarichi definitivi attraverso un bando straordinario. Anche per quanto riguarda la zona dell’Alta Valsugana è prevista nelle prossime settimane la pubblicazione straordinaria di zone carenti con un bando per l’assegnazione di tre incarichi definitivi. Se necessario l’Azienda sanitaria potrà inoltre attivare ulteriori provvedimenti, come l’aumento dei massimali dei medici di base disponibili, il mantenimento in servizio dei medici fino a 72 anni, etc; il tutto secondo quanto previsto dagli accordi collettivi e previa condivisione con i diversi soggetti coinvolti nell’erogazione dell’assistenza (Mmg, Comune, Comunità di valle, Provincia, le organizzazioni sindacali).
Nuovi specializzati
A supporto delle azioni già messe in campo, a dare nuovo ossigeno all’assistenza medico generica c’è anche la recente specializzazione di un primo gruppo di 18 medici della Scuola di medicina generale. Alcuni di loro erano già al lavoro sul campo e potranno aumentare il numero massimo di pazienti fino a 1.500. Altri potranno cominciare a breve, garantendo maggiori disponibilità di scelta medica all’intero sistema della medicina generale. Prosegue anche il lavoro di Apss sul fronte delle associazioni di medicina di gruppo integrata, le associazioni di medici che assicurano continuità di assistenza ai pazienti grazie a orari integrati di ambulatorio e alla presa in carico da parte di tutti i medici associati. Si tratta di un passaggio fondamentale della riforma dell’assistenza primaria che rilancia la funzione dei medici di medicina generale, riconoscendone il ruolo centrale nel Sistema sanitario provinciale.