Ottimizzare il percorso clinico dei pazienti con tumore prostatico in fase avanzata. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca che vede lavorare fianco a fianco Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Università di Trento e Fondazione Pezcoller. Apss e Università collaborano da tempo nel campo della ricerca biomedica, ambito in cui è presente anche la Fondazione Pezcoller, promotrice di diverse iniziative a supporto dello sviluppo della ricerca biomedica trentina attraverso il finanziamento di borse di studio e di dottorato finalizzate allo studio dei tumori. Tra queste, è stata recentemente assegnata una borsa di studio di 12 mesi nell’ambito di un progetto di ricerca dedicato alle analisi biomolecolari del sangue dei pazienti affetti da tumore prostatico in fase avanzata, sottoposti a terapia ormonale di nuova generazione. Nel dettaglio, nel progetto sono coinvolti le unità operative di oncologia medica e anatomia patologica dell’ospedale di Trento e il Dipartimento biologia cellulare, computazionale e integrata-CIBIO dell’Università di Trento. Da anni Apss e CIBIO lavorano insieme nel campo della ricerca dei tumori, con un interesse comune all’identificazione di alterazioni molecolari tipiche delle patologie oncologiche che possano da un lato personalizzare la strategia terapeutica, adattandola alle caratteristiche del singolo paziente, dall’altro individuare nuovi bersagli terapeutici.
La collaborazione
La collaborazione tra Apss e Università di Trento ha prodotto negli anni un notevole numero di scoperte nell’ambito della ricerca biomedica, come sottolineato dalle molteplici pubblicazioni su importanti riviste scientifiche internazionali. In particolare il team costituito da Orazio Caffo, direttore dell’Unità operativa di oncologia medica, Mattia Barbareschi, direttore dell’Unità operativa multizonale di anatomia patologica e Andrea Lunardi, responsabile dell’Armenise-Harvard laboratory of Cancer Biology and Genetics dell’Università di Trento (Dipartimento CIBIO), ha alle spalle una lunga storia di collaborazioni incentrate sul tumore prostatico. I risultati ottenuti, pubblicati su riviste internazionali di settore, hanno gettato le basi per un progetto finanziato dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro-Airc che vedrà il team impegnato per i prossimi cinque anni.
Borsa di studio
In quest’ambito di ricerca si è inserita anche la Fondazione Pezcoller finanziando una borsa di studio di 12 mesi per un nuovo progetto di ricerca dedicato all’analisi del rapporto tra i livelli del PSA e la quantità dell’RNA e della proteina prodotta da un gene specifico, chiamato TRPM8, presenti nel sangue di pazienti affetti da tumore prostatico in stadio avanzato e trattati con terapia ormonale di nuova generazione all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’obiettivo dello studio è di valutare possibili interferenze causate dall’espressione del gene TRPM8 nella valutazione clinica della risposta tumorale alla terapia.