Troppo lavoro e poco spazio per se stessi e per la famiglia. L’ombra del burnout si allunga su tre lavoratori su 10 che riferiscono di provare malessere psicofisico associato al lavoro. Oltre un quarto dei lavoratori lamenta insicurezza sul lavoro, scarsità di diritti e precarietà. Lo riporta il 35esimo rapporto dell’Eurispes. Un terzo ha svolto nell’ultimo anno un doppio lavoro e uno su cinque ha lavorato senza contratto. La disparità di trattamento tra uomini e donne nel mondo del lavoro è una realtà per il 26,8% degli italiani. Carichi troppo pesanti di lavoro (44,3%) e mancanza di tempo per se stessi (39,2%) sono i disagi più diffusi tra i lavoratori. Seguono: rapporti conflittuali con i superiori (34,9%), difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia (34,3%), negli spostamenti casa-lavoro (33,6%), assenza di stimoli professionali (31,2%); mentre circa il 30% lamenta rapporti conflittuali con i colleghi oppure malessere psicofisico associato al lavoro. Il 27,4% soffre l’insicurezza del posto di lavoro, il 26,2% ritiene che i propri diritti siano scarsamente tutelati e circa il 26% è preoccupato dalla precarietà del contratto; quasi un quarto (23,6%) sperimenta l’irregolarità nei pagamenti.
Doppio lavoro e mancate retribuzioni
Nell’ultimo anno alcuni hanno svolto un doppio lavoro (32,9%), hanno lavorato senza contratto (20,1%), hanno svolto un lavoro meno qualificato rispetto alle proprie competenze (23,6%) o un lavoro notturno (15%). Ben il 35,6% ha lavorato da casa. Tra chi ha abbandonato il lavoro e chi ha pensato di farlo, emerge che questo è avvenuto a causa delle mancate retribuzioni (24,4%), perché vittima di mobbing (26,7%), per mancanza di un contratto (21,2%), per aver subìto molestie sessuali (12,6%). L’indagine dell’Eurispes si è concentrata poi su quelle categorie di lavoratori la cui inclusione non sempre risulta adeguatamente garantita: le donne, le persone con orientamento non eterosessuale, gli stranieri. Per quanto concerne le pari opportunità di genere, il 26,8% del campione ha riscontrato diversità di trattamento nel mondo del lavoro tra uomini e donne in termini di possibilità di carriera, il 24,3% in termini di rispetto personale, il 24% in termini di riconoscimento economico. Nel 15,4% dei casi si ha esperienza diretta o indiretta di discriminazione in relazione all’orientamento sessuale delle persone; nel 13,9% dei casi in relazione all’origine straniera.