Gli italiani, si sa, amano mangiar bene, sono grandi conoscitori delle materie prime e promotori dei prodotti del proprio territorio. Ma è così sicuro che gli abitanti del Bel Paese apprezzino solo i prodotti locali evitando quelli provenienti dall’estero? Bord Bia, ente governativo per la promozione dei prodotti food & beverage irlandesi, svela i dati della ricerca condotta sui consumatori italiani per capire quale sia la reale percezione rispetto alle eccellenze dell’Isola di Smeraldo. Dando uno sguardo generico, nonostante la forte attenzione verso i prodotti di origine vegetale sia aumentata negli ultimi mesi, nel 2022 la carne continua ad essere molto apprezzata dai consumatori europei: l’89% di essi la consuma almeno una volta a settimana cucinando a casa – dato in crescita del +3% rispetto all’anno precedente – e la ordina spesso durante una cena al ristorante (52%). L’origine è uno dei principali driver di scelta in Europa, dove la carne irlandese è apprezzata e desiderata dai consumatori soprattutto quando si parla di determinati tagli: il 53% degli intervistati, infatti, è propenso all’acquisto di tagli di prima scelta.
Il mercato italiano
Ma come si inserisce il mercato dei consumatori italiani in questo scenario? La carne nostrana certamente rimane la prescelta nel Bel Paese ma, tra le carni di manzo presenti sul mercato italiano, quella irlandese si colloca al 2° posto (tra quelle di origine europea) come preferita dai nostri connazionali. A dimostrazione di ciò quest’ultima viene acquistata regolarmente dal 17% degli italiani. Per gli italiani, inoltre, non c’è dubbio: la qualità è il fattore determinante nell’acquisto di carne (16%) e i consumatori della penisola sono disposti ad acquistare meno carne ma con un investimento più alto pur di beneficiare di un prodotto di alta qualità. Gli acquirenti del Bel Paese, infatti, non reagiscono all’incremento dei costi come quelli di altri mercati. All’interno di una classifica sugli acquisti di tagli di carne economici, l’Italia si posiziona solo al 4° posto (52%) rispetto ad altri paesi come Svezia (56%), Inghilterra (55%) e Germania (54%). La qualità della carne è determinata anche da fattori come la sostenibilità e la tipologia di allevamento da cui proviene il prodotto. Il 43% degli intervistati, infatti, identifica la carne di manzo come un prodotto premium se allevata con il metodo Grass Fed, considerato come valore aggiunto proprio della carne irlandese. Nel 2022 cresce l’interesse degli italiani verso la carne irlandese allevata con questo metodo (61%) rispetto al 59% del 2021.
“L’appuntamento annuale con i dati di questa ricerca è sempre molto atteso e allo stesso tempo fonte di vero orgoglio per noi – dichiara Francesca Perfetto, di Bord Bia -. Ogni anno abbiamo sempre più conferma di come i prodotti di origine irlandese, in particolar modo la carne di manzo, siano apprezzati dagli italiani. Da anni stiamo costruendo con i consumatori un dialogo costruttivo e consapevole mirato a raccontare, far vedere e far degustare le eccellenze gastronomiche d’Irlanda perché realizzate con cura e attenzione per l’ambiente, per il benessere animale e per il cliente”.
Il ruolo della carne rossa
Risulta molto interessante, infine, dare uno sguardo al ruolo “sociologico” della carne rossa: il 31% degli intervistati infatti la compra per occasioni di condivisione, come una cena tra amici, o ancora per festeggiare una ricorrenza importante, mentre il 34% dei consumatori lo considera un alimento in grado di farci sentire bene. E proprio il concetto di condivisione e l’amore per il cibo e la gastronomia irlandese sono il focus di A Taste of Ireland, la settimana dedicata ai prodotti gastronomici irlandesi (tra cui: manzo, agnello, scampi e ostriche).