Cani e istruttori vestiti per le feste e regali per i bambini ospiti del Centro per le cure palliative pediatriche di Passoscuro del Bambino Gesù. Diversi studi scientifici dimostrano come la relazione con gli animali (in particolar modo con i cani) all’interno di un contesto ospedaliero apporti numerosi benefici per la salute psico-fisica dei pazienti. Nasce così il percorso di pet therapy realizzato dall’unità operativa di psicologia clinica dell’ospedale in collaborazione con l’Ente nazionale per la cinofilia italiana, Enci, e inaugurato lo scorso 16 novembre.  

Il progetto

Il progetto “Un amico con le zampe in ospedale” durerà fino a metà febbraio 2023 e conterà circa 20 incontri svolti con cadenza settimanale. Gli appuntamenti prevedono la presenza di un’equipe di istruttori del cane che incontra i bambini e i ragazzi degenti, negli spazi comuni o presso i loro moduli abitativi individuali, per un momento ludico e di condivisione insieme alle loro famiglie. Fino a oggi sono stati coinvolti negli incontri settimanali circa 40 persone tra pazienti, familiari e personale sanitario. Entro la fine del progetto saranno stati coinvolti circa 20 pazienti.  

Ogni seduta individuale ha una durata di circa 20 minuti e coinvolge il paziente come beneficiario diretto, oltre alla famiglia (genitori, fratelli, sorelle) in qualità di beneficiario indiretto. Alle sedute partecipa anche il personale sanitario così da poter configurare un intervento multi-sistemico. Durante il progetto verrà usato un dispositivo non invasivo per misurare il livello dell’efficacia degli interventi in termini di riduzione dello stress, mentre altri dati verranno raccolti attraverso appositi questionari. Il Centro per le Cure palliative pediatriche del Bambino Gesù è dedicato all’accoglienza di bambini e adolescenti con malattie rare, inguaribili, ad alta complessità assistenziale. Garantisce la presa in carico del paziente e di tutto il nucleo familiare. Il Centro è dotato di 20 posti letto residenziali e 2 posti letto di day hospice accreditati dalla Regione Lazio. È la prima struttura di questo tipo presente sul territorio regionale.