Ezio Mabiglia aveva un problema. Non riusciva a farsi piacere quei ganci d’acciaio che doveva usare per la fibrolisi sui suoi pazienti. Osteopata da anni, ha quindi deciso di inventare e brevettare lo strumento perfetto per non torturare i muscoli di chi era seduto sul lettino davanti a lui e per non affaticare troppo le proprie mani. Nasce così FibroHealth, il fibrolisore certificato dispositivo medico dal design raffinato. Tutto ruota attorno alla fibrolisi, una tecnica utilizzata per disgregare i depositi di materiale fibroso ed eliminare le rigidità muscolari che si accumulano in seguito a lunghe infiammazioni, minuscoli noduli o aderenze fibrose. Una procedura che dagli anni Cinquanta non ha subito evoluzioni, sono infatti rimasti in uso gli stessi piccoli ganci che usava l’inventore, lo svedese Kurt Ekman: freddi, d’acciaio, brutali nella loro durezza.

Lo studio

Con quei “ganci” Mabiglia ha lavorato per anni prima di stancarsi e di decidere che era tempo di rivoluzionare il settore. Si è rivolto a professionisti specializzati nella realizzazione di minuteria in metallo, ha realizzato dei prototipi e passo a passo ha migliorato le linee e l’impugnatura. Sono seguiti due anni di studi, di scelta dei materiali, di analisi funzionali e di design, sul peso e sull’impugnatura. Si arriva così a FibroHealth: la sua linea composta da due fibrolisori, uno per i massaggi in profondità su aree più vaste del corpo e uno per i trattamenti su parti più piccole, dove è comunque necessario scollare i tessuti alterati dai processi fibrosi e reattivi. Oltre al brevetto, FibroHealth ha ottenuto anche il certificato di dispositivo medico. Non solo: considerato che la tecnica non è semplice da applicare, Mabiglia ha deciso anche di organizzare dei corsi per i suoi colleghi che vogliono iniziare ad utilizzare il suo brevetto. “FibroHealth è il fibrolisore del futuro – dice Mabiglia -. Grazie agli studi che abbiamo realizzato e che ci hanno permesso di portare a termine il brevetto, possiamo garantire terapie che vanno più in profondità, ma senza affaticare o persino infortunare la mano del fisioterapista. Così si garantisce un intervento migliore, sia sulla parte fasciale che su quella neofasciale, ma anche con interventi di fibrolisi in senso stretto. Abbiamo inoltre curato il design e la portabilità del prodotto oltre che della custodia, è davvero un bell’oggetto col quale lavorare. Il tutto con brevetto, progettazione e produzione made in Italy”.