In arrivo nuove norme e direttive sia per l’uso della mascherina in tutti i luoghi pubblici sia per il termine dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario. A seguito della proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci di far cadere gli obblighi esistenti, la Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) auspica che il provvedimento adottato sia flessibile, permettendo ai direttori sanitari delle strutture di valutare la propria situazione e modulare l’obbligo in base ai reali rischi che si possono correre. “Non indossare la mascherina nei reparti di malattia infettiva degli ospedali, in oncologia, nei pronto soccorso o nelle residenze per gli anziani sarebbe un azzardo. Siamo in una fase in cui il virus circola ancora e far cadere l’obbligo della mascherina laddove sono presenti soggetti vulnerabili e fragili potrebbe essere rischioso – dichiara il dottor Antonio Ferro, presidente SItI -. Inoltre, ci dev’essere l’evidenza che chi torna al lavoro non metta a rischio gli altri”, riferendosi alla proposta di reintegro lavorativo di tutti gli operatori sanitari che non si sono vaccinati. Un appello alla prudenza quello della SItI e del suo presidente il quale auspica che il ministro della Salute Orazio Schillaci, sulla base delle proprie competenze di medico professionista, adotti un provvedimento modulabile e sostenuto da un’evidenza scientifica.