Dario Ceccarelli a Palazzo Monferrato di Alessandria, sede di Acdb Museo, porta il 28 novembre alle 18 il suo ultimo libro. Le ragazze irresistibili: appassionata e appassionante cronaca giornalistica delle donne che hanno fatto la storia dello sport azzurro. Edito da Minerva, con la prefazione di Diana Bracco, l’introduzione di Silvia Salis e la postfazione di Lella Costa, l’ultima fatica di Ceccarelli è una antologia storica, tifosa, lucida e a tratti emozionante che finalmente alza il sipario su quelle irresistibili donne che sfidando pregiudizi, dogmi e regimi hanno portato l’Italia sul tetto del mondo.

Dario Ceccarelli.

Loro, le ragazze irresistibili, non lo sapevano. Ma hanno fatto andare avanti anche la storia. Chi pedalando, come Alfonsina Strada, chi correndo, come Ondina Valla, chi giocando a tennis, come Lea Pericoli. Eleganti, appassionate, orgogliose delle loro imprese. E anche molto, molto testarde: perché solo con una discreta faccia tosta si può lottare contro secoli di pregiudizi. Non piacevano alla Chiesa e alla dittatura fascista. Non piacevano alla maggior parte degli uomini, che si vedevano sfidati nei loro territori. E nemmeno alle altre donne che le consideravano, nel migliore dei casi, matte da legare, fanatiche senza pudore.
Nel dopoguerra anche la nascente Repubblica le ha guardate con sospetto. Per imporsi hanno dovuto essere più brave per forza. Allenarsi senza pause con sacrifici doppi e rimborsi dimezzati. Alcune non ce l’hanno fatta per i figli da seguire, mariti da
rabbonire, lavori da non perdere. Altre invece sono andate avanti. Nel nuoto Novella Calligaris e Federica Pellegrini. I riccioli al vento di Sara Simeoni nel salto di Mosca. Il contagioso sorriso di Deborah Compagnoni, regina dello slalom. Pioniere che hanno fatto da apripista a Josefa Idem e Valentina Vezzali. A Federica Brignone e Sofia Goggia. A Bebe Vio e alle ragazze
paralimpiche.