Il tema dei flussi migratori è all’ordine del giorno. Per le aziende, integrare la nuova forza lavoro implica spesso attività di upskilling su persone volonterose, ma senza le capacità operative necessarie. Non bastasse, le stesse aziende, alle prese con le evoluzioni dell’industria 4.0, devono fornire nuove competenze (upskilling) ai propri lavoratori. Il tutto in un contesto sempre più multiculturale ed eterogeneo. Queste sono le sfide che devono affrontare gli hr manager a livello mondiale, sfide per le quali non sono ancora del tutto preparati.

Il programma di Fòrema

Per questo motivo Fòrema ha avviato da capo-progetto un’iniziativa a livello europeo, battezzata “HR Plus”. Negli ultimi venti mesi si è lavorato per creare un gruppo di lavoro composto da una ventina di manager, oltre che di Fòrema, anche di PC Trend, società di Budapest (Ungheria) che lavora con l’associazione nazionale degli HR ungheresi; Gdoce, ente di Vigo che ha sei sedi in Spagna dedicate alla formazione; Previform, società di formazione Ponte de Lima (Portogallo); Evta, il network di enti di formazione con base a Bruxelles (Belgio) che opera a livello europeo. Accanto a loro anche altre due realtà italiane: Fondazione Aldini Valeriani di Bologna e Veneto Lavoro. HR Plus protagonista di eventi l’anno prossimo ad aprile in Spagna, ad ottobre in Ungheria e a maggio 2026 è prevista la chiusura a Bruxelles. Ricordiamo che era da dieci anni che l’ente di formazione del sistema confindustriale veneto non era capo-progetto a livello europeo, in un settore assimilato a quello della “ricerca e sviluppo”: si stanno definendo le competenze chiave per una figura professionale, da attività come queste dipenderà il ruolo dell’HR nel futuro. Il focus è formare HR manager capaci di gestire competenze innovative europee per gestire la twin transition (ossia il doppio e contemporaneo percorso in ottica sostenibile e digitale) e l’interculturalità.

L’innovazione

“Al termine di questa esperienza riusciremo ad innovare il ruolo e il profilo dell’HR manager attraverso lo sviluppo congiunto e transnazionale di un programma di formazione – commenta Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema -. Forniremo ai responsabili del personale strumenti e metodologie per attrarre, integrare, coltivare il capitale cognitivo e renderlo volano per il riposizionamento competitivo dell’azienda. Così le aziende potranno potenziare l’efficacia della formazione del personale, sviluppare soluzioni organizzative e servizi interconnessi con il territorio per rendere l’impresa più attrattiva verso le nuove esigenze dei lavoratori e dei cittadini, aperta alla multiculturalità e alla diversità. Ma soprattutto aggiornare le competenze e il profilo professionale dei responsabili HR, acquisire best practices provenienti da contesti territoriali di maggior successo sostenendo i sistemi produttivi nello sviluppo di strategie positive per l’integrazione dei nuovi cittadini dell’UE e contro il declino demografico”.