Il cliente più importante è quello interno all’azienda: come valorizzarlo e renderlo un potente ambassador? Percorsi Esg: quali sono esattamente le aree sociali delle certificazioni? Nuove generazioni: quali sono le loro aspettative e cosa può fare un’azienda per coinvolgerle? Sono questi i temi al centro di un summit tra professionisti del marketing che si terrà il 29 novembre 2024 a Montebelluna (nel Trevigiano), negli spazi di Infinite Area. Dalle 9 del mattino alle 17.30 una quindicina di speaker si alterneranno sul palco, moderati da Sebastiano Zanolli che li chiamerà a dibattere sui tre filoni principali attorno ai quali si sviluppa l’evento, organizzato dall’agenzia di marketing Ocalab; media partner dell’evento è Fòrema, ente di formazione del sistema confindustriale veneto. In sala, saranno presenti un centinaio di persone tra marketing e Hr manager, Hqse e imprenditori che vogliono comprendere come valorizzare internamente la propria azienda tramite percorsi Esg, ma anche approfondendo come la Generazione Z stia cambiando il mondo del lavoro e valorizzando i propri collaboratori come primi ambassador del brand: l’internal branding deve diventare una leva strategica per il successo aziendale.
L’obiettivo
“Il nostro obiettivo è fornire tutti gli strumenti per comprendere come valorizzare internamente la propria azienda e conquistare le nuove generazioni – spiega Valeria Ortolani co-founder di Ocalab -. Grazie a speaker d’eccezione, che porteranno sul palco competenze e case study, i partecipanti scopriranno come posizionarsi come leader nel mercato e rendere la propria azienda irresistibile per i talenti e i consumatori più esigenti”. “La competitività di un’azienda non si misura solo dal suo posizionamento di mercato, ma dalla sua capacità di ispirare e coinvolgere le proprie persone ogni giorno – afferma Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema -. Con Future Brand Impact, vogliamo offrire strumenti concreti per trasformare i collaboratori nei primi ambasciatori del brand, valorizzando i percorsi Esg e rispondendo alle aspettative della Generazione Z. In questo evento, esploreremo insieme come creare valore reale e sostenibile, dentro e fuori l’azienda”.
Focus sarà fatto sulla Gen Z. Nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010, sono i primi veri nativi digitali. Tuttavia, dietro la loro apparente familiarità con il mondo online, si nasconde una complessità che spesso rende difficile per i brand capire come comunicare con loro e, allo stesso tempo, come attirarli come talenti da assumere.
Ripensare le strategie
Nel campo dell’employer branding, intercettare e soddisfare le aspettative della Gen Z significa ripensare le strategie di recruiting e retention. Non basta più offrire uno stipendio competitivo: le aziende devono dimostrare di essere allineate con le aspettative sociali e ambientali, offrendo un luogo di lavoro stimolante e responsabile. Questa generazione tende a favorire datori di lavoro che investono nel benessere dei propri dipendenti e che hanno una missione sociale chiara. “L’internal branding, quindi, non riguarda solo la creazione di una forte immagine esterna, ma parte dalla capacità di coinvolgere i dipendenti e fare in modo che si identifichino con i valori dell’azienda – conclude Ortolani -. Ma per raggiungere questo obiettivo, serve una strategia basata sui dati. Un semplice stipendio alto non basta per creare benessere in azienda, né è sufficiente soddisfare alcuni dei criteri di questa operazione. La formula è una moltiplicazione, nessun valore può essere pari a 0”.