Ostriche irlandesi e champagne, quale abbinamento migliore per una cena a lume di candela? E ancora, stupire il palato con unioni semplici ma d’effetto: una goccia di limone, una vinaigrette a base di tabasco e pepe rosa oppure osare accompagnando il tutto con una goccia di gin, in pieno stile Irish. Le ostriche irlandesi rappresentano un prodotto ittico dal sapore semplice e intenso… a dir poco sorprendente e sempre più apprezzato nel nostro Paese. Grazie alla sua conformazione geografica insulare e alla vicinanza con le fredde e incontaminate acque dell’oceano Atlantico infatti, l’Isola di Smeraldo ha accesso ad una delle zone di pesca più ricche d’Europa. Proprio questo permette di ottenere delle materie prime di ottima qualità, come appunto le ostriche. Le acque dell’oceano in cui viene allevato questo prodotto, conferisce delle caratteristiche uniche come una perfetta forma allungata, una conchiglia molto resistente e uno smalto liscio dal colore bianco perlato.
Le peculiarità
In Irlanda sono presenti moltissime oyster farm ognuna con le proprie particolarità ma tutte con un unico denominatore comune: a coltivare davvero l’ostrica non è il farmer ma il mare e l’ambiente circostante perché questo prodotto rappresenta un dono della natura. Il rispetto dei tempi della natura per la coltivazione delle ostriche in Irlanda è fondamentale. L’obiettivo non è aumentare la produzione bensì garantire la qualità di una materia prima d’eccellenza che si distingue in tutto il mondo. Se durante il primo anno di allevamento un’ostrica pesa 10gr – il secondo anno arriverà a pesare circa sei volte tanto (60gr ca.) e così via fino per i successivi 12 mesi in cui il peso, solitamente, raggiunge i 150 gr. Durante questo tempo, i farmer irlandesi rimangono in attesa, in costante equilibrio con quello che la natura offre loro per rispetto e gratitudine.
Il risultato
Il risultato finale di queste pratiche di allevamento è un prodotto dal gusto ineguagliabile che rende ogni assaggio un’esperienza sensoriale unica al palato: il sapore ricco, immediatamente riconoscibile, nasce dalla dolcezza e persistenza dello iodio, che si combina ad un leggero tocco di note agrumate. Il sapore diventa così tratto distintivo per riconoscere anche la provenienza di un’ostrica irlandese. Infatti, se le ostriche di Galway hanno una sapidità fresca vista la temperatura molto bassa dell’acqua di quella zona, quelle provenienti da Carlingford avranno un gusto altrettanto ottimo ma differente, perché influenzato dai minerali dalle rocce presenti nell’area. Ad ogni assaggio delle ostriche irlandesi, basta chiudere gli occhi per ritrovarsi nel luogo magico in cui sono state allevate. Infine, a rendere questo prodotto davvero unico sono anche le eccellenti qualità nutrizionali: le ostriche irlandesi sono ricche di proteine e povere di grassi, con livelli straordinariamente elevati di elementi come iodio, ferro, rame, selenio e zinco.
Le ostriche irlandesi, così come gli altri prodotti ittici dell’Isola di Smeraldo, assicurano un rigoroso rispetto dei più elevati standard di qualità e di sicurezza alimentare, garantendo allo stesso tempo la difesa dell’ambiente marino e della biodiversità. I prodotti ittici irlandesi sono inoltre certificati in conformità al programma Origin Green, programma nazionale irlandese per lo sviluppo della sostenibilità alimentare. Il programma consente ai produttori irlandesi di prodotti ittici di fissare e raggiungere obiettivi di sostenibilità misurabili in settori quali l’approvvigionamento di materie prime, l’efficienza energetica, la conservazione dell’acqua, la biodiversità, la responsabilità sociale, la salute e la nutrizione. I membri di Origin Green sono verificati e controllati in modo indipendente da Bord Bia, l’ente governativo irlandese per la promozione dei prodotti food & beverage irlandesi che supervisiona il programma.
Il ruolo dell’Italia
L’Italia è un partner commerciale fondamentale per i prodotti ittici irlandesi: è il secondo mercato mondiale per le importazioni di crostacei e molluschi irlandesi e, secondo una recente stima di Bord Bia, circa il 20% del consumo annuale di ostriche in Italia avviene nel periodo natalizio, con un ulteriore picco intorno a San Valentino a febbraio. Complessivamente, nel 2023, le esportazioni di prodotti ittici irlandesi nel Bel Paese hanno superato i 62,5 milioni di euro. Si tratta di un dato importante che conferma anche l’importanza del mercato italiano come principale destinazione di esportazione degli scampi irlandesi (Nephrops Norvegicus).