Vent’anni di attività certificata JCI: è stato confermato per il prossimo triennio (2024-2027) l’accreditamento internazionale dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù come “Centro medico accademico”. Il Bambino Gesù è stato il primo ospedale pediatrico italiano ad ottenere, nel 2006, la certificazione della Joint Commission International (JCI), il principale ente accreditatore internazionale in campo sanitario. Il rinnovo del riconoscimento è arrivato a distanza di pochi giorni dall’indagine di valutazione che si è svolta nella sede di Roma-Gianicolo dal 23 al 27 settembre. Gli ispettori della Joint Commission International hanno valutato l’ospedale sulla base di oltre 1.200 elementi misurabili (dalle curecentrate sul paziente ai programmi di controllo delle infezioni, dal governo dell’ospedale alle infrastrutture, dalla formazione medica alla ricerca clinica) verificando la rispondenza a tutti gli standard internazionali di qualità e sicurezza delle cure.

Settimo sigillo

Con il rinnovo dell’accreditamento 2024/2027 l’ospedale riceve il settimo Gold Seal of Approval, il Sigillo Oro JCI.  La prima certificazione ottenuta dal Bambino Gesù nel 2006 – primo ospedale pediatrico in Italia – è stata rinnovata ogni 3 anni fino ad arrivare, nel 2015, al riconoscimento come “Centro medico accademico” per l’intensa attività nel campo della formazione medica e della ricerca clinica, in virtù della collaborazione con la cattedra di Pediatria l’Università di Tor Vergata che ha sede in ospedale. “Il processo di accreditamento internazionale di un ospedale ad altissima complessità come il Bambino Gesù che eroga 2.500.000 di prestazioni ambulatoriali, gestisce 95.000 accessi al Pronto soccorso ed esegue oltre 30.000 procedure chirurgiche all’anno, è estremamente articolato – spiega il direttore sanitario Massimiliano Raponi -. Tutto il lavoro alla base del miglioramento continuo delle attività assistenziali, certificato JCI da 20 anni, fa parte ormai del nostro Dna e di una cultura operativa che continueremo ad alimentare per offrire ai nostri pazienti cure sempre di qualità e sicure”.