Conegliano avrà presto una nuova scuola primaria, immersa nel verde e all’avanguardia per la sostenibilità energetica e per l’innovazione spaziale e didattica. Il cantiere in questi giorni è entrato nel vivo e sta suscitando l’interesse dei professionisti delle costruzioni per le sue scelte. I pezzi “base”, ossia quelle “lego” smontabili che saranno l’ossatura sia fisica che ideale della scuola circolare sono infatti stati innalzati. Le immagini sono spettacolari e c’è molta attesa per il prosieguo dei lavori, che dovrebbero concludersi all’inizio del 2025. La stretta collaborazione tra C+S Architects (progettisti e direzione artistica), IA2 Buildings (impresa di costruzione), Strutture Metalliche di Adriano Fadel (subappaltatore e autore dell’eco-lego), PooEngineering (direzione lavori) e Comune è uno degli elementi chiave del progetto: tutta la squadra si sta impegnando a giocare un ruolo determinante in questa avventura innovativa.

Spazi circolari

La scuola primaria “Rodari” di Parè di Conegliano, nel Trevigiano, sarà una delle prime in Italia a seguire il modello degli spazi circolari e modulari pensati dallo studio C+S Architects. Il progetto, firmato da Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini di C+S Architects, recentemente premiato come miglior studio d’Italia, è uno dei tre prototipi di scuole circolari sviluppate. Lo studio, che ha sede tra Treviso e Londra, ha progettato le prime scuole “riciclabili” in Italia: oltre a Conegliano, si stanno avviando cantieri anche in Piemonte e Friuli. Il progetto esecutivo veneto è stato approvato, ha il costo di 5,3 milioni di euro (3 milioni dai fondi Pnrr e i restanti 2,3 milioni finanziati con risorse proprie dal Comune di Conegliano). L’edificio si svilupperà su 2.119 metri quadri e su un lotto di 6.800 metri quadri: comprende dieci aule e ospiterà 250 studenti. L’esecuzione, secondo gara d’appalto, è stata assegnata alla ditta IA2.


“Lo spazio interno esplode in altezza grazie a una sequenza di lucernari a forma di tronco di piramide, cercando la luce zenitale all’interno del sistema delle travi reticolari della struttura di copertura, che ospita anche tutti i sistemi impiantistici e libera completamente lo spazio a terra – sintetizza Maria Alessandra Segantini -. Verso l’esterno la scuola si presenta come un padiglione nel parco. Il fronte è semplice: un volume sospeso rivestito in mosaico di vetro bianco (materiale riciclabile e di grande durabilità) che poggia su un sistema strutturale puntiforme di pilastrini in acciaio”. “Abbiamo disegnato uno spazio delle potenzialità, dove ogni ambiente può essere trasformato dalla creatività degli insegnanti o della comunità che vi ruota intorno – dichiara Carlo Cappai -. Tutti gli spazi di distribuzione sono generosi e possono essere trasformati in “spazi per attività speciali” anche in orario extra-scolastico. In questo modo la scuola diventa un epicentro per la comunità e ne rafforza l’identità”.