Sono ufficialmente aperte le candidature per il Rare Diseases Award, il premio promosso da UNIAMO – Federazione italiana malattie tare, in collaborazione con Koncept, che riconosce e celebra i progetti più meritevoli nel campo delle malattie rare. Anche quest’anno il Premio, giunto alla quarta edizione, si inserirà nella cornice del Forum Sistema Salute, previsto per il 13 e 14 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze. “I pazienti amano chi li ama… e lo premiano” è lo slogan scelto per sottolineare la forte connessione fra i protagonisti del Premio: la comunità delle persone con malattia rara che riconosce il valore delle progettualità realizzate per incidere significativamente sulla qualità della loro vita e le premia. Anche quest’anno, infatti, la giuria sarà interamente composta da rappresentanti delle associazioni federate a UNIAMO, che saranno chiamati a decretare i vincitori delle tre categorie: sensibilizzazione, servizi e progetti di inclusione e integrazione, la novità della quarta edizione. Negli anni il Premio si è imposto come il riconoscimento più importante e significativo per tutti coloro che a vario titolo vivono il mondo delle malattie rare; soltanto nella scorsa edizione i progetti candidati sono stati più di 60. “Con l’introduzione della nuova categoria – il commento della presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro – vogliamo dare sempre più spazio a quelle iniziative che promuovono il concetto di Salute nella sua dimensione olistica, che propongono nuove soluzioni, strumenti e opportunità per mettere il paziente nella condizione di costruire il proprio percorso di vita. Perché dietro la patologia c’è una persona che ha una vita da vivere”. “Cosa rende questo premio così speciale? La risposta – afferma Giuseppe Orzati, amministratore di Koncept – sta nella sua capacità di creare un ponte tra pazienti, industria farmaceutica, istituzioni e associazioni. Non si tratta solo di un riconoscimento, è un potente catalizzatore di cambiamento. Stimola l’innovazione, promuove la collaborazione e, soprattutto, mantiene alta l’attenzione su patologie che troppo spesso vengono ignorate”.