Il professor Luigi Pastorelli, ceo di Schult’z Risk Center, ha elaborato e presentato il concetto di Dinamica relazionale in occasione di una recente lezione universitaria. L’approccio innovativo all’analisi dei sistemi complessi poggia su una visione innovativa che ha esaminato la correlazione tra il comportamento di una colonia di pinguini, il loro percorso all’interno del reticolo d’area della colonia e la loro capacità di riconoscersi tra diversi gruppi. La dinamica relazionale elaborata dal professor Pastorelli si riferisce alle motivazioni che permettono le relazioni ed il riconoscimento degli obiettivi all’interno di gruppi di popolazione omogenea, ma differenziati nei comportamenti e negli obiettivi. Tutto ciò si definisce come risultato atteso a cui il professor Pastorelli ha applicato una analisi numerica particolare.
Il primo esempio
In un primo esempio il professor Pastorelli ha illustrato l’applicazione del concetto di dinamica relazionale alle modalità di accesso di un paziente in una struttura sanitaria di Pronto soccorso al fine di esaminare le criticità e le possibili soluzioni per ottimizzarne le risorse umane e l’utilizzo dei dispositivi medici, in relazione anche e soprattutto al grado di soddisfazione per il servizio ricevuto, da parte dei restanti pazienti della struttura. L’approccio potrebbe rappresentare un’alternativa metodologica alla vigente prassi di accesso che ne assegna la priorità in relazione alla sola urgenza d’intervento per disciplinarne la presa in carico da parte della struttura tramite la definizione di un codice di triage. In questo caso tra gli aspetti ricavati dalla elaborazione della sua funzione Ler-Law Engineering Risk, che hanno una maggiore incidenza sul risultato atteso, che è rappresentato dall’intervenire prontamente a supporto della situazione di rischio sanitario del paziente in relazione ai tempi di attesa e al grado di soddisfazione dei restanti pazienti in attesa, quello più significativo è stato il seguente: ampiezza del reticolo d’area e caratteristiche demografiche del presidio, la quale incide per un 85% sull’ottenimento del risultato atteso.
Le criticità
In un secondo esempio il professor Pastorelli ha illustrato l’applicazione del concetto di dinamica relazionale al fine di esaminare le criticità e le possibili soluzioni determinate dalle decisioni di acquisto di un consumatore all’interno di una via della moda (ad esempio via Montenapoleone a Milano, via Condotti a Roma oppure Galleria d’ Azeglio a Bologna) in relazione alla scelta di una azienda di posizionarvi una specifica tipologia di prodotto, di tipologia di brand e di proprio punto vendita, quale alternativa metodologica al marketing mix. In questo caso tra gli aspetti ricavati dalla elaborazione della sua funzione Ler-Law Engineering Risk, che hanno una maggiore incidenza sul risultato atteso, che è rappresentato dal favorire la visibilità del prodotto da parte di un determinato target di consumatore ai fini di ottenerne un significativo incremento delle intenzioni all’acquisto da parte del consumatore che percorre la suddetta via della moda, quello più significativo è stato il seguente: tipologia architettonica e posizionamento del negozio sulla via della moda che costringe ad effettuare un determinato percorso da parte del consumatore. Ciò ne influenza lo stile di comportamento, e in definitiva lo predispone, lo incentiva ad effettuare un consumo cosiddetto opulento. Tutto ciò incide per un 80% sull’ottenimento del risultato atteso.
L’organizzazione del lavoro
Infine in un terzo esempio il professor Pastorelli ha illustrato l’applicazione del concetto di dinamica relazionale al fine di esaminare le criticità e le possibili soluzioni riferite alle modalità di organizzazione del lavoro e della produzione. In questo caso gli aspetti ricavati dalla elaborazione della sua funzione Ler-Law Engineering Risk, che hanno una maggiore incidenza sul risultato atteso, qui rappresentato dal determinare la creazione di un ambiente aziendale che possa fattivamente incentivare la innovazione di processo e di prodotto, quello più significativo è stato il seguente: ridurre significativamente da una parte la ripetitività del processo produttivo che sovente determina una progressiva perdita di innovazione, e dall’altra ridurre l’elevato controllo sull’attività e il comportamento del dipendente finalizzata ad ottenere una omologazione dello stesso allo standard aziendale. Tutto ciò incide per un 90% sull’ottenimento del risultato atteso. Dalla illustrazione dei suddetti esempi, si ricava la considerazione che il professor Pastorelli considera il raggiungimento del risultato atteso quando siamo di fronte al raggiungimento di un valore numerico pari o superiore all’ 80%, tale dato è ricavato dalla elaborazione della sua funzione Ler-Law Engineering Risk.
Professor Pastorelli come è scaturita questa riflessione?
“Non ho difficoltà a dirle che la idea mi è scaturita osservando un filmato riferito al comportamento di una colonia di pinguini, filmato che la cara amica Anna Capozzi mi ha inviato a seguito di un suo recente viaggio. Esaminando tale filmato ne ho riscontrato la correlazione con le organizzazioni complesse e una volta definito il concetto di dinamiche relazionali, vi ho applicato la funzione numerica Ler-Law Engineering Risk” .