“Le università sono un luogo di libertà, dove si rispettano e valorizzano le diversità, dove la libertà di discussione è un bene fondamentale e si rispettano i diritti di tutti. Nell’università non si impara solo un ambito disciplinare: il diritto, la fisica o la psicologia. Non solo si pongono le basi per le competenze, soprattutto metodologiche, utili per un inserimento futuro nel mondo del lavoro. Ma si praticano poi dei valori che sono alla base della convivenza pacifica e inclusiva della nostra società, per superare barriere e confini. L’università siete voi. E questo è il vostro luogo di libertà”. Con queste parole il rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, ha accolto le studentesse e gli studenti che dalla settimana scorsa assistono alla loro prima lezione universitaria a Trento. Sono circa 3600 le matricole per l’anno accademico 2024-2025 e per loro nei vari dipartimenti sono stati organizzati incontri di approfondimento per spiegare come funziona la vita universitaria, dare informazioni logistiche e per illustrare tutte le opportunità che l’Ateneo offre nei servizi e nella mobilità internazionale.
Gli incontri
Tanta l’emozione negli incontri di questi giorni. Ad accogliere le matricole nei vari dipartimenti, i direttori e le direttrici, insieme ai referenti dell’Opera Universitaria e dei vari servizi dell’ateneo, oltre alle rappresentanze studentesche. Il rettore ha voluto partecipare di persona ad alcuni momenti di benvenuto organizzati nel polo di città e in quello di collina. Poche ma sentite le parole di accoglienza e incoraggiamento che sono state rivolte dal rettore a studenti e studentesse nelle aule gremite: “Cercheremo di supportarvi nel migliore dei modi in questo nuovo ciclo di studi che oggi iniziate e che vi impegnerà a lungo, creando le basi per il vostro futuro professionale. Approfittate di tutto ciò che vi verrà proposto, non soltanto delle lezioni ma anche delle varie attività complementari. Sono occasioni per crescere e prepararvi al vostro futuro professionale”.
Fuori sede
E parlando alle tante matricole fuori sede ha detto: “Molti di voi vengono da lontano. Siamo orgogliosi che abbiate scelto l’Università di Trento e siamo onorati di accogliervi in un ambiente universitario culturalmente stimolante. Scoprite la città di Trento e anche Rovereto e San Michele, le nostre sedi. Vivete il Trentino, anche oltre l’Università. Ne vale la pena”. Oltre agli incontri a giurisprudenza, lettere e filosofia e ingegneria industriale a cui il rettore ha partecipato di persona, oggi si sono svolti altri momenti di benvenuto nei dipartimenti di matematica e fisica a Povo e psicologia e scienze cognitive a Rovereto. Altri dipartimenti hanno già iniziato invece le lezioni da alcuni giorni. È il caso del Centro agricoltura, alimenti e ambiente, del Dipartimento di biologia cellulare, computazionale e integrata e del Dipartimento di ingegneria e scienza dell’informazione, i primi a cominciare i corsi già la settimana scorsa.
Oggi matricole a economia e management
Altri ancora hanno programmato il momento di benvenuto alle matricole nel corso di questa settimana. Domani si terrà quello del Dipartimento di economia e management, mentre nella giornata di mercoledì prossimo sono previsti gli incontri nei dipartimenti di ingegneria civile, ambientale e meccanica, di sociologia e ricerca sociale. Sempre mercoledì si terrà invece a Rovereto per il nuovo corso di laurea in Scienze motorie nell’edificio ‘Ciminiera’ dell’ex compendio Manifattura. Il saluto alle matricole del corso di laurea in medicina e chirurgia si terrà invece il 30 settembre nella sede del Centro interdipartimentale di scienze mediche a Palazzo Consolati. Oltre al nuovo corso di laurea triennale in partenza a Rovereto, tra le novità per quest’anno accademico anche il via libera ufficiale alle prime tre specializzazioni che completano la formazione sanitaria. Il ministero dell’Università e della ricerca ha approvato le Scuole di specializzazione in radiodiagnostica; neurologia; anestesia rianimazione, terapia intensiva e del dolore, segnando così una nuova tappa nel progetto di sviluppo dell’Università di Trento in ambito medico.