C+S Architects (studio con sede tra Treviso e Londra, recente vincitore dell’Albo d’Oro di San Marino e Architetto Italiano 2022) propone a Peccioli, in provincia di Pisa, in Toscana, su incarico dell’amministrazione comunale, il masterplan “land-CR.AF.T.ED” (“Community Reinvent Affordable Food Through Ecologic Design”, ndr), una risposta possibile alle questioni ecologiche, economiche e sociali cruciali nei processi di trasformazione contemporanea di città e paesaggi. Tra queste il consumo di suolo. Secondo i dati delle Nazioni Unite più di metà degli esseri umani vive ora in aree urbanizzate destinate ad aumentare in maniera rilevante nei prossimi anni con conseguente spopolamento delle aree rurali. Questo processo non è accompagnato dalla rinaturalizzazione dei territori abbandonati bensì assistiamo al consumo di nuovo suolo (in Italia nel 2022 è stato consumato suolo pari a 7.677 ettari, cioè 24 ettari al giorno, il 10% in più rispetto all’anno precedente).
Processi di rinaturalizzazione
“Sembra una contraddizione – dice Maria Alessandra Segantini che, con Carlo Cappai ha svolto ricerche e raccolto dati sul tema in qualità di professore ordinario e responsabile di due gruppi di ricerca rispettivamente alle Università di Hasselt e Londra e in joint venture con l’Università di Siracusa -. I dati ci indicano l’ingente spostamento verso i centri urbani e ci aspetteremmo l’avanzare di processi di rinaturalizzazione, ma non è così. Si continua a consumare nuovo suolo. Con le nostre ricerche abbiamo scoperto inoltre altre tendenze interessanti nella composizione del mix abitativo delle zone rurali: se da un lato si è ridotto il numero dei coltivatori diretti che un tempo erano anche i proprietari dei terreni, sono aumentati i precari con background multietnico, sono comparsi ovunque bed and breakfast e agriturismi per soddisfare le richieste turistiche, musei delle colture locali, spazi di degustazione, villaggi immacolati che raccontano il distacco dalle fattorie, che tuttavia al contempo diventano sempre più automatizzate e digitali, offrendo un interessante volano di strumenti per continuare a lavorare a distanza fino ad arrivare al design di esoscheletri che permettono il contatto con la natura e l’attività di farming ad una popolazione che invecchia costantemente, in un’Italia affetta da processi rilevanti di spopolamento, migrazione dei giovani e perdita di risorse”.