Nel panorama europeo si lavora ad un welfare che, valorizzando il capitale umano e puntando su innovazione tecnologica e umanizzazione delle cure, sappia rispondere con maggiore efficacia ed efficienza ai bisogni di salute degli anziani e delle persone fragili. Con questa premessa si è svolta a Bruxelles il 20 giugno scorso l’assemblea generale elettiva di Echo, l’European confederation of care home organisations. Il direttivo eletto rimarrà in carica per il biennio 2024-2026. Riconfermato, nella carica di presidente, è l’imprenditore Averardo Orta di Anaste (Italia). Rieletti, e anche per loro si tratta di una riconferma, Bernard Meurer di BPA (Germania) vice presidente, Sebastiano Capurso di Anaste (Italia) tesoriere, Alberto Echevarria di FED (Spagna) segretario generale. Soddisfatto della riconferma il presidente di Echo, Averardo Orta: “Il grado di civiltà di una società si misura da quanto si prende cura dei più fragili e gli anziani. Per assistere dignitosamente la popolazione anziana fragile nei prossimi anni servono investimenti urgenti e politiche comunitarie dedicate. La Confederazione europea delle strutture assistenziali è pronta a fare la propria parte per condividere a livello europeo esperienze e conoscenze specifiche necessarie alla creazione di un nuovo Welfare in grado di affrontare le sfide che ci attendono”.