Fondato nel 2004 e gestito da Bord Bia – ente governativo irlandese per la promozione del food & beverage – lo Chefs Irish beef club riunisce chef riconosciuti a livello internazionale che condividono una passione comune: la carne di manzo irlandese. I membri del club, infatti, conoscono e apprezzano le caratteristiche di questo prodotto e, per questo, hanno deciso di sposare questo progetto, di farsi ambasciatori di una carne prodotta in armonia con la natura. Il club internazionale conta oltre 80 chef associati in 8 Paesi (Francia, Italia, Olanda, Svizzera, Germania, Belgio, Svezia ed Emirati Arabi). Da vent’anni Bord Bia porta avanti una collaborazione con questi chef con l’obiettivo di valorizzare la qualità della carne di manzo irlandese e i valori che ne guidano la produzione. I membri del club apprezzano da sempre le caratteristiche intrinseche di questo prodotto e scelgono di utilizzarlo nei loro ristoranti. Ma cosa rende questa carne davvero unica? Il gusto intenso e distintivo, l’aspetto caratteristico di una carne grass fed, con il suo grasso dorato e la polpa color rosso borgogna, una marezzatura ottimale e una tenerezza unica.
Buona per natura
Una carne “Buona per natura” e ora anche Igp: infatti, la Commissione europea ha recentemente riconosciuto lo status all’Irish grass fed beef. La certificazione Igp premia l’esperienza delle aziende agricole locali e il contributo dei rigogliosi pascoli irlandesi nella produzione di una carne di qualità. E per gli stessi motivi, i membri dello Chefs’ Irish beef club sostengono il progetto di Bord Bia, riconoscendo il valore della produzione agro-alimentare irlandese: pratiche di allevamento tradizionali, tramandate di generazione in generazione – bovini allevati all’aperto per un minimo di 220 giorni all’anno e alimentati per almeno il 90% con erba. La tracciabilità, la sostenibilità e il benessere animale sono aspetti che rendono la carne bovina irlandese grass fed una delle più apprezzate al mondo. Proprio in occasione dei primi vent’anni del club i membri si sono riuniti in Irlanda per scoprire in prima persona le novità relative all’Igp.
Gli chef italiani
Chi sono gli chef italiani che hanno scelto di diventare ambasciatori della carne bovina irlandese Grass Fed?
- Stefano Arrigoni (Osteria della Brughiera, Villa d’Almé, BG), 1 stella Michelin
- Francesco Cassarino (Consulting Chef)
- Alberto Canton (Bocon Divino, Camposampiero, PD)
- Sara Conforti (LHP Hotel Certaldo, Certaldo, FI)
- Stefano Di Gennaro (Quintessenza Ristorante, Trani, BT), 1 stella Michel
- Andrea Fusco (Bistrot Roma Luxus, Roma)
- Federico Pettenuzzo (La Favellina, Malo, VI), 1 stella Michelin
- Daniele Repetti (Nido del Picchio, Carpaneto Piacentino, PC)
- Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati, Firenze)
- Paolo Trippini (Ristorante Trippini, Civitella del Lago, TR)
“Da sempre, la mia è una cucina di contaminazione: pochi elementi nel piatto, prodotti scelti lavorati secondo la tradizione emiliana, ma abbinati con creatività.” – commenta lo chef Daniele Repetti del ristorante Nido del Picchio -. A monte, una grandissima ricerca delle materie prime che mi ha condotto fin sull’Isola di Smeraldo, quando si parla di carne. Durante questo viaggio sto riscoprendo i valori e le caratteristiche della carne bovina irlandese grass fed, ora certificata Igp, gli alti standard che ne guidano la produzione e la passione dei farmer. Per questo la scelgo e continuerò a sceglierla per il mio ristorante”.
Prodotti premium
Inoltre, la partnership con JRE – Jeunes Restaurateurs Italia è stata l’occasione per presentarsi a un pubblico sempre più ampio di chef e far conoscere la qualità premium dei prodotti irlandesi. Tra gli ultimi ingressi nel club, infatti, troviamo gli chef JRE Trippini, Di Gennaro, Pettenuzzo.
“La mia cucina è molto legata alla mia regione di origine: la Puglia. Per la mia formazione, però, è stato importantissimo aprirmi ad altre realtà e culture gastronomiche. Il viaggio sull’Isola di Smeraldo mi ha permesso di scoprire un prodotto pregiato, la carne di manzo, e il suo profondo legame con il territorio di origine… proprio come io stesso sono legato al mio – commenta Stefano Di Gennaro, chef del ristorante Quintessenza, 1 stella Michelin -. Qui ho trovato un luogo che sembra creato apposta per l’allevamento: l’erba non manca e ci sono prati a perdita d’occhio. Non solo: c’è una tradizione antichissima di allevamento e non mi ha sorpreso scoprire che tante aziende agricole sono a conduzione familiare, da generazioni. Per questo la carne bovina irlandese Grass Fed ha ottenuto la certificazione IGP, perché è espressione del territorio e della sua cultura. E io la scelgo perché tutto ciò la rende una materia prima di grande pregio che amo servire ai miei ospiti”.