Per curare al meglio le allergie è fondamentale avere una diagnosi corretta, che individui puntualmente gli allergeni responsabili delle manifestazioni allergiche. Oggi questo è possibile grazie al nuovo test molecolare utilizzato dal Laboratorio di patologia clinica dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Il nuovo test è in grado di identificare con precisione in un’unica analisi fino a 112 allergeni derivanti da 51 diverse fonti allergeniche come piante, animali, alimenti, muffe e acari della polvere. Grazie al nuovo test molecolare gli specialisti potranno indicare la terapia migliore e raccomandare le misure profilattiche più indicate per evitare o ridurre i sintomi dell’allergia.

Come funziona

Il nuovo test consente di individuare con precisione quali sono le proteine allergizzanti, fornendo informazioni anche sulle eventuali allergie crociate (quando l’allergia respiratoria si associa, ad esempio, a un’allergia alimentare) e sulla gravità del problema. Il test viene  prescritto dagli specialisti che si occupano di malattie allergiche e si esegue tramite un unico prelievo di sangue, effettuabile in tutti i punti prelievo di Apss. Può essere eseguito in tutti i momenti dell’anno, non essendo soggetto a stagionalità e può essere fatto ad ogni età, anche se è particolarmente indicato per i bambini al di sotto dei tre anni, le donne in gravidanza e in generale per chi è allergico a più sostanze e per le persone che soffrono di allergie gravi per le quali non è consigliato il prick test (il test cutaneo per il controllo della reazione allergica).

La risposta

Il nuovo test basato sulla tecnologia molecolare fornisce una panoramica completa delle sensibilizzazioni primarie e delle cross-reazioni con un commento personalizzato per ciascun soggetto: un contributo importante offerto dalla diagnostica di laboratorio allo specialista in malattie allergiche per consentirgli di individuare la terapia più adatta. Un’arma in più per «arrestare» l’avanzata delle malattie allergiche, in grandissimo aumento negli ultimi decenni: in Italia, secondo le stime della Società italiana di allergologia, i pazienti con rinite allergica si aggirano tra il 16 e il 25%, ma nel prossimo decennio la percentuale della popolazione che risentirà di allergie potrebbe arrivare al  35-40%.