“Perchè un convegno che mette in relazione la carne con le produzioni di laboratorio? Perchè oggi i macellai italiani non cercano santi e demoni ma vogliono informazioni chiare, nette e precise. Dalla scienza, presidio di sicurezza e garanzia per la salute, e dalle istituzioni chiamate a confrontarsi con una scala dei bisogni sempre più ripida e mutevole. In gioco non c’è solo la sopravvivenza dei negozi, senza i quali è desertificazione urbana ed economica. Ma c’è soprattutto il riconoscimento del commercio di vicinato quale motore di quella catena del valore che produce reddito, professionalità, cultura sociale, occupazione e qualità. Sì qualità in grado di rispondere, e spesso anticipare, gusti e tendenze dei consumatori. Nei macellai italiani c’è questa consapevolezza. Un vero e proprio asset che si sviluppa con la formazione continua, con gli investimenti, con
la capacità di scegliere l’etica del benessere animale in tutta la sua complessità per perseguire la qualità dell’offerta”. Lo ha detto Maurizio Arosio, presidente di Federcarni, in occasione del convegno Carne o carne coltivata nei nostri piatti? Dialogo tra scienza, Europa e politica svoltosi nei giorni scorsi a Milano Malpensa Fiere. “Oggi però bisogna essere anche in grado di leggere i cambiamenti dell’economia e dei mercati, dei regolamenti e delle norme – ha proseguito Arosio -. Lo chiede la filiera, ma in particolare lo pretendono i consumatori. In questo contesto i macellai, i professionisti della carne, vogliono governare i paradigmi senza contestazioni nè prese di posizioni aprioristiche. Una piccola, grande rivoluzione di settore: comunicazione mirata, capacità di scelta, alleanze strategiche capaci di migliorare redditività e competitività. Un esempio? Incentivare la
collaborazione tra allevatori e macellai nell’ottica di mettere a sistema le rispettive capacità in modo trasparente e senza artizi per un nuovo patto della carne. Pulita, sana, sicura, consapevole. Fattori che, accomunati dal valore della qualità, possono e devono diventare un moltiplicatore economico per gli allevatori e i macellai. Ciò che serve è sinergia. Nessuno si salva da solo”.