A distanza di 20 anni dall’approvazione della Legge Stanca sull’accessibilità dei siti internet delle pubbliche amministrazioni, la strada da fare è ancora lunga. In Italia l’accesso al mondo digitale per le persone con disabilità resta un diritto negato per oltre 13 milioni di cittadini che hanno esigenze specifiche per usufruire del web e documentazione elettronica. A lanciare l’allarme è Edoardo Arnello, Ceo di AccessiWay, giovane azienda torinese che a novembre scorso ha promosso il workshop ‘2025 Accessibilità e cittadinanza’ a cui hanno partecipato associazioni, Istituzioni e mondo dell’impresa e dal quale è partito un grande dibattito. Attorno a quell’evento si sono riconosciuti diversi parlamentari che hanno dato vita ad un intergruppo sull’Accessibilità digitale che ha annunciato gli obiettivi e le prossime azioni da intraprendere per allineare l’Italia agli standard richiesti dall’Ue per il 2025. 

I dati

“Secondo i nostri dati attualmente in Italia nessun sito web sostanzialmente soddisfa al 100% i criteri di accessibilità. Per questo – afferma il Ceo di AccessiWay – abbiamo lanciato a fine 2023 un’iniziativa sull’accessibilità digitale e oggi, con grande spirito di collaborazione, abbiamo accolto la proposta dell’intergruppo parlamentare di far parte del Tavolo Tecnico che supporterà le iniziative istituzionali destinate al superamento del gap italiano in materia di inclusione digitale. Due super-tecnici tra i migliori esperti in materia – prosegue Arnello – faranno parte del Tavolo Tecnico dell’intergruppo: Paolo Berro, chief accessibility officer AccessiWay, e Jacopo Deyla, head of consulting AccessiWay”.

I numeri in Italia

L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale. Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.