“Grande partecipazione alla sessione del XVII congresso nazionale di Sipo. Abbiamo parlato di cultura e cura del benessere e degli interventi innovativi in psico-oncologia per i pazienti caregiver, familiari e operatori sanitari. Con il mio intervento, ho voluto sostenere l’importanza della figura dello psico-oncologo è stata attenzionata grazie all’Intergruppo ‘Insieme contro il cancro’, nello specifico dalla dottoressa Angela Piattelli, componente anche del nostro comitato tecnico scientifico del progetto la salute un bene da difendere un diritto da promuovere. La ringrazio perché ci ha dato la spinta per depositare questa importante Pdl, la 481, per valorizzare la figura dello psico-oncologo all’interno del sistema sanitario nazionale. A tal riguardo è utile ricordare come la mozione approvata alla Camera all’unanimità per l’attuazione del piano oncologico nazionale, al punto 21, conteneva già uno specifico riferimento al sostegno dell’istituzione di questa figura in ogni unità complessa di oncologia, riservato non solo ai pazienti, ma anche ai familiari”. Così la deputata della Lega, Vanessa Cattoi, presidente dell’intergruppo Insieme contro il cancro. “La psico-oncologia deve essere riconosciuta come professione sanitaria – ha aggiunto Cattoi -. Andiamo avanti nel solco di questo obiettivo con l’intergruppo: al punto 4 si vuole potenziare e integrare questa figura nelle strutture sanitarie ed approvando la proposta di legge 481 si raggiungerebbe questo importante obiettivo di legislatura. La società italiana di psico-oncologia, fondata nel 1985, ha come obiettivo principale quello di promuovere la conoscenza, il progresso e la diffusione della psico-oncologia in campo clinico, formativo, sociale e di ricerca. Va quindi riconosciuto il diritto dei pazienti all’accesso alle prestazioni psico-oncologiche, fondamentali e determinanti non solo per la guarigione ma anche per aspetti come la vita familiare e lavorativa. Bisogna accompagnate il paziente sia nella fase iniziale che nel post operatorio e nel monitoraggio della malattia“.