“Ogni cittadina e ogni cittadino dell’Unione europea ha il diritto a un adeguato supporto sanitario. Gli Stati membri dell’Ue sono obbligati a garantire finalmente l’assistenza in caso di bisogno di cure”. Lo ha detto il presidente dell’European Confederation of Care Home Organisations (E.C.H.O.), Averardo Orta, a Bruxelles. “In molti Paesi europei, attualmente mancano il personale necessario e un finanziamento sicuro per le offerte di assistenza sanitaria – critica Orta, che chiede uno sforzo coordinato da parte dei Paesi membri -. In tutto il mondo, le società che invecchiano stanno cercando personale sanitario. Gli Stati membri dell’Ue devono unire e coordinare i loro sforzi per attirare il maggior numero possibile di operatori sanitari per l’assistenza a lungo termine”. Orta fa riferimento alle esperienze della fase di crescita industriale di molti Paesi dopo la Seconda guerra mondiale. “All’epoca, i lavoratori industriali venivano reclutati direttamente nei Paesi di origine e potevano iniziare immediatamente il loro impiego – ha aggiunto Orta -. Questo modello dovrebbe essere ripreso con centri di reclutamento one-stop, in cui le questioni relative ai visti e le competenze linguistiche possono essere affrontate direttamente e viene preparato un rapido riconoscimento professionale”.
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