C’è tempo fino al 31 ottobre per presentare le domande di partecipazione ai due bandi pubblicati ad agosto dall’ateneo trentino rivolti alle realtà imprenditoriali private del Triveneto e del Mezzogiorno, per spingere il processo di transizione digitale e green promosso dal Pnrr. A disposizione ci sono 3 milioni di euro, fondi stanziati dal ministero dell’università e della ricerca a favore del consorzio Inest di cui l’ateneo trentino è socio fondatore. Inest è uno degli undici ecosistemi dell’innovazione nati per dare attuazione agli obiettivi del Pnrr. I soggetti attuatori sono università statali e non, enti pubblici di ricerca e soggetti pubblici e privati altamente qualificati. Il consorzio, che riunisce le nove Università del Triveneto oltre al Consiglio nazionale delle ricerche e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, è formato da un hub, responsabile dell’intero ecosistema, e da 9 spokes, ciascuno dei quali guidato da un ateneo, responsabili dell’attuazione dei programmi di ricerca delle varie aree tematiche: industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute.

Project leader

L’Università di Trento è project leader dello spoke 2 dedicato a salute, benessere e stili di vita. La sua missione è sviluppare innovazione tecnologica e sociale a supporto dei sistemi sanitari territoriali, grazie alle biotecnologie, alla robotica e all’uso dell’Intelligenza artificiale. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita delle persone. Possono partecipare ai bandi le aziende che presenteranno idee altamente tecnologiche a supporto della salute e della medicina.  Gli spokes, per realizzare i programmi di ricerca e favorire il trasferimento tecnologico, finanziano le imprese produttive e industriali attraverso i bandi cosiddetti “a cascata”.

I bandi dell’Università di Trento

I bandi sono destinati al territorio del Nord-Est e al Mezzogiorno, come previsto dal regolamento generale. Il primo è rivolto alle imprese del Triveneto (Friuli-Venezia Giulia, Regione Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento). Sul piatto ci sono 2 milioni di euro. Il secondo sosterrà progetti da realizzare nel Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). La dotazione finanziaria in questo caso è di 1.175 milioni di euro. Potranno partecipare micro, piccole e medie imprese, le grandi imprese, oltre che organismi di ricerca.

Ambiti di intervento

I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dovranno essere coerenti con le aree di ricerca dei due bandi: tecnologie e sistemi digitali per la salute (tecnologie innovative nell’ambito della diagnosi, terapia, prevenzione, qualità della vita, ambienti assistivi, inclusione); biotecnologie e tecnologie farmaceutiche innovative; dispositivi per la salute; la promozione del benessere e dei sani stili di vita attraverso l’alimentazione e lo studio della nutrigenomica. Entrambi i bandi resteranno aperti fino al 31 ottobre 2023.
I bandi sono scaricabili dal sito https://www.consorzioinest.it/bandi/bandi-spoke-2/ dove sono disponibili anche le schede di sintesi e i formati dei modelli di presentazione delle domande.