Proseguono le attività di monitoraggio e ricerca a lungo termine di zanzare e zecche in Trentino. A causa del caldo, dell’elevata umidità e della formazione di ristagni d’acqua, questo periodo estivo appare particolarmente favorevole alla proliferazione di questi artropodi di interesse sanitario. Il monitoraggio effettuato dalla Fondazione Mach riguarda le specie aliene invasive (zanzara tigre, coreana e giapponese) e la specie autoctona Culex pipiens (zanzara comune) che sono ritenute importanti dal punto di vista sanitario poiché in grado di trasmettere malattie emergenti come la febbre del Nilo Occidentale (West Nile virus), Dengue, Zika e Chikungunya.
Il campionamento
A partire dalla metà di aprile 2023 il gruppo di ricerca di ecologia applicata del Centro ricerca e innovazione della Fondazione Mach ha iniziato il campionamento delle zanzare in due zone della provincia di Trento già monitorate da lungo tempo. La prima è localizzata nella zona dell’alto Garda, nei comuni di Arco e Riva del Garda, dove sono attive 6 trappole per la cattura di adulti. Il monitoraggio di questa area è iniziato nel 2008. La seconda zona comprende i comuni di Telve, Castel Ivano, Pergine in Valsugana, ai quali si aggiunge la collina est del comune di Trento e l’interporto doganale di Trento (considerato un possibile punto d’ingresso di altre specie invasive), per un totale di 5 trappole. Da quest’anno, la Fondazione in collaborazione con gli studenti del percorso gestione ambiente e territorio del Centro istruzione e formazione della Fondazione Mach, effettuerà nel corso dell’anno due campionamenti di focolai larvali di zanzara con identificazione degli individui sfarfallati. La ricerca larvale verrà effettuata in potenziali focolai di sviluppo soprattutto nei comuni con assenza di segnalazioni al fine di aggiornare la mappa di distribuzione nel territorio della provincia di Trento.