Era molto legato al Trentino perché era la terra di origine della sua famiglia. E poi, sui monti trentini, era stato giovane partigiano e a Ravina di Trento nel 1960 aveva fondato un’azienda di lieviti che lo vedrà protagonista nel settore per oltre 40 anni. Sergio Serapioni (Milano, 14 giugno 1924 – Principato di Monaco, 13 ottobre 2020) è stato un imprenditore italiano, ma era anche una persona appassionata di scienza, un ingegnere attratto in particolare dalla fisica. Per tutte queste ragioni il figlio Raul Paolo Serapioni, professore senior del dipartimento di matematica dell’Università di Trento, ha deciso di ricordarlo con un gesto a sostegno della trasmissione del sapere e del progresso della ricerca scientifica. Così, ha dato vita a una donazione in memoria del padre Sergio e, con una lettera d’intenti scritta il 28 novembre 2021, ha destinato 150mila euro al reclutamento di una posizione di ricercatore post-doc della durata di tre anni al dipartimento di matematica.

Il vincitore del concorso

A vincere il concorso, per il quale erano arrivate 14 domande di partecipazione, è stato Stefano Borghini, che in queste settimane ha preso servizio come ricercatore di analisi matematica. Borghini, laurea all’Università di Pisa e dottorato di ricerca in matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa con tesi sulla caratterizzazione dello spaziotempo, arriva all’Università di Trento dopo aver lavorato per l’Università Milano Bicocca e la Uppsala Universitet in Svezia. Raul Paolo Serapioni ha incontrato Stefano Borghini, vincitore dello speciale assegno di ricerca, alla presenza della direttrice del dipartimento di matematica Ana Maria Alonso Rodriguez e del rettore Flavio Deflorian. Un momento semplice e informale, rivolto alla comunità universitaria, nel quale si è riflettuto sul valore delle donazioni come contributo per il cammino della scienza.