In occasione della Giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, su iniziativa del ministero della Salute, in collaborazione con la società scientifica Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease (IG-IBD) e l’Associazione nazionale dei pazienti Amici Onlus, si è tenuto un incontro istituzionale sul tema delle Mici. “Questa iniziativa offre l’occasione per pianificare la futura gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali in Italia – ha sottolineato il professor Flavio Caprioli –. Secondo le nostre stime, si ipotizza che nel 2030 il numero di pazienti con Mici raddoppierà rispetto ad oggi, raggiungendo quindi 500mila persone. Sono dati realistici basati su indagini epidemiologiche: di fronte ad una incidenza stabile (numero di nuovi casi per anno), si prefigura un aumento costante della prevalenza (numero di casi totali percentuali). Ulteriore elemento epidemiologico importante è rappresentato dall’età media sempre maggiore dei pazienti, fenomeno principalmente legato alla prosecuzione del follow-up e all’invecchiamento dei pazienti già diagnosticati. In questo contesto epidemiologico, sarà comunque fondamentale garantire un trattamento omogeneo dei pazienti su tutto il territorio nazionale, per cui IG-IBD sta predisponendo un ambizioso programma formativo per medici e infermieri a livello regionale. Il progresso scientifico degli ultimi anni ha messo a disposizione dei clinici strumenti straordinari, quali nuovi farmaci biologici, nuove piccole molecole, e recentemente farmaci biobetter, biosimilari con caratteristiche migliorative rispetto agli originator. Questa disponibilità renderà necessario in futuro implementare percorsi di terapia personalizzata, tesi ad individuare il farmaco migliore per ogni paziente. In questo ambito, IG-IBD propone di promuovere studi farmacologici comparativi di tipo pragmatico e prospettico, per meglio orientare la futura scelta terapeutica. Infine, sarà fondamentale comprendere come implementare nelle Mici le innovazioni tecnologiche in linea con il Pnrr, come la telemedicina e la medicina digitale”.

Per il video servizio:https://youtu.be/j9-23neosHw