Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il XXIV rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati delle università italiane. Per il profilo sono state analizzate le performance formative di circa 300 mila laureati del 2021 di 77 università. In particolare, si tratta di 169 mila laureati di primo livello, 95 mila dei percorsi magistrali biennali e 35 mila a ciclo unico. La condizione occupazionale ha considerato 660 mila laureati di 76 università di primo e secondo livello del 2020, 2018 e 2016 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo. Il rapporto AlmaLaurea 2022 riguarda il profilo e la condizione occupazionale dei laureati e delle laureate dell’Università di Trento; il confronto con i dati nazionali è riportato nelle tabelle di sintesi.
Il commento del rettore di UniTrento, Flavio Deflorian
Riguardo al profilo, il rettore dell’ateneo di Trento Flavio Deflorian sottolinea: “Laureati e laureate UniTrento spiccano per regolarità: quasi 70 su 100 si laureano in corso (rispetto a una media nazionale di 61) e per aver compiuto un’esperienza di studio all’estero come l’Erasmus (17,3% vs 8,5%, più del doppio del dato italiano). Noto poi un apprezzamento dei servizi in linea con il passato. Laureati e laureate, infatti, esprimono soddisfazione per il rapporto con il corpo docente (91,5%), per le aule (94,5%) e per l’esperienza universitaria nel suo complesso (92%)”. Rispetto alla condizione occupazionale, Deflorian osserva: “Si conferma un ottimo posizionamento di UniTrento con la piena occupazione a cinque anni (tasso del 95% rispetto all’89% in Italia) e con quattro punti sopra la media nazionale già a un anno dalla laurea. Anche la retribuzione mensile netta è un po’ superiore a quella nazionale sia a un anno (1.456 rispetto a 1.407) sia a cinque anni (1.691 rispetto a 1.635) e questo è un indice dell’apprezzamento delle professionalità che escono dall’Ateneo di Trento da parte del mondo del lavoro”.