La trasformazione del sistema camerale, iniziata nel 2015, ha coinvolto, anche nel 2020, Unioncamere, l’ente pubblico di rappresentanza degli interessi generali delle Camere di commercio, che ha modificato il suo statuto per un’esigenza di adeguamento alla riforma in atto. È quanto emerge dalla deliberazione n. 37/2022, con cui la sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato la relazione sull’esercizio 2020 di Unioncamere, evidenziando un avanzo economico pari ad euro 3.903.201, in aumento di 2.273.615 euro sul 2019.
Gestione ordinaria positiva
È positivo il dato della gestione ordinaria (1.155.295 euro), dovuto all’incremento dei contributi associativi e del fondo perequativo, a fronte della riduzione dei costi di funzionamento e della riclassificazione del valore degli ammortamenti. Crescono, nel 2020, il patrimonio netto, pari a 64.020.011 euro (+7,49% sul 2019), e le disponibilità liquide (+10,36%), che raggiungono quota 161.474.500 euro. In calo le spese per gli organi (-17,59% sul 2019), per i minori costi di organizzazione delle assemblee istituzionali e i ridotti rimborsi delle spese del Comitato esecutivo e dell’ufficio di presidenza. Questo è l’effetto del maggior utilizzo di sistemi di videoconferenza.