Sono state meno di una su mille le reazioni avverse segnalate dopo un vaccino anti-Covid, secondo i dati riferiti da Aifa nell’ultimo report. Le reazioni segnalate sono state infatti 134.361 su un totale di 135.849.988 dosi somministrate, pari allo 0,098%. I vaccini quindi continuano a dimostrarsi sicuri e anche fra i bambini le segnalazioni hanno riguardato solo lo 0,3%. In attesa di capire poi se nei prossimi giorni si vedranno gli effetti degli incontri e della convivialità per le festività pasquali su una temuta ripresa dei contagi, i dati di oggi segnano un lieve aumento (non completamente attendibile per effetto della giornata festiva) e un ritorno sopra quota 100 delle vittime: ben 127 rispetto alle 79 di lunedì. Stabili invece i tassi di occupazione dei posti letto in ospedale, riferisce l’Agenas, fatta eccezione di 10 regioni che registrano un segno più per le aree non critiche. E mentre la campagna vaccinale riprende con la quarta dose, il report Aifa riferisce dati rassicuranti sulla seconda e la terza dose che hanno dimostrato di provocane un numero ancora più basso di reazione indesiderate. Per quello che riguarda invece il secondo richiamo (cioè la quarta dose) al momento non ci sono dati sufficienti. Ventisette casi (3,6%) su 748 decessi infine sono stati valutati come correlabili ai vaccini anti Covid, cioè circa 0,2 casi ogni milioni di dosi somministrate, 22 sono già descritti nei rapporti precedenti e che le 5 segnalazioni rimanenti si riferiscono a 2 casi di trombosi trombocitopenica a seguito di vaccinazione con vaccino a vettore adenovirale in 2 pazienti per i quali si sono ora resi disponibili i documenti per l’esame.
Le segnalazioni
In 3 casi poi i pazienti sono morti per complicanze legate al Covid-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale (cioè per vaccinazione inefficace). In tutto nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso sono arrivate all’Aifa 134.361 segnalazioni su un totale di 135.849.988 dosi somministrate (99 ogni 100.000 dosi), di cui l’82,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Sul fronte dell’andamento del contagio i dati di oggi segnalati dal ministero della Salute risentono ancora, come sempre accade, dell’effetto delle feste: 27.214 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore rispetto ai 18.380 segnalati a Pasquetta. Sono 174.098 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore rispetto ai 105.739 di ieri. Ma, ed è questo un segnale che gli esperti valutano con attenzione, i ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra quota 10mila: sono 10.214, ovvero 274 in più rispetto a ieri. A livello nazionale i dati dell’Agenas dicono che è stabile al 15% l’occupazione dei reparti di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 36%) ma, nelle ultime 24 ore, cresce in 10 regioni: Abruzzo (al 23%), Basilicata (26%), Calabria (29%), Emilia Romagna (15%), Marche (19%), Pa Trento (12%), Piemonte (11%), Toscana (14%), Valle d’Aosta (13%) e Veneto (11%). E se l’attenzione su cosa accade in ospedale è sempre massima, sul fronte delle cure a casa e dell’utilizzo degli antivirali, si attende ancora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della determina dell’Aifa per poter partire con la prescrizione di questi farmaci specifici per il Covid dal medico di famiglia, velocizzando così le procedure che fino ad ora ne avevano frenato l’utilizzo. Tutto potrebbe sbloccarsi entro questa settimana. Attesa anche l’eventuale rivalutazione delle misura delle mascherine al chiuso, prevista, come più volte ribadito, per la terza settimana di aprile. In Spagna è stato deciso lo stop a partire da domani all’obbligo nella maggior parte degli spazi al chiuso, comprese le scuole, con molte eccezioni come le strutture sanitarie, case di riposo e trasporti pubblici.