Negli ultimi anni il tema della sostenibilità ha avuto un impatto crescente sul comparto della produzione di oggetti monouso. La sfida è conciliare la domanda di tali oggetti, per certi aspetti crescente in relazione agli attuali stili di vita, con la necessità di ridurre i consumi, riciclare i materiali e diminuire l’utilizzo di risorse.Sono questi di fatto gli obiettivi perseguiti dalla ISAP Packaging Spa, leader mondiale nella produzione di oggetti monouso quali bicchieri, piatti, posate, ciotole, insalatiere, coppe e flutes, in plastica o altro materiale. Impresa con due sedi italiane, a Verona e Catania, da sempre investe risorse nello studio di soluzioni innovative e sostenibili, anche tramite la collaborazione con FCPLAB – ISAP Packaging S.p.A. Food Contact Packaging, il laboratorio di analisi accreditato collegato all’azienda. Oggi dall’azienda escono quasi due milioni di pezzi al giorno di stoviglie ed imballaggi monouso realizzati in materiali alternativi alle plastiche tradizionali: si tratta soprattutto di bicchieri, piattini, stoviglie ed altri oggetti per il settore ristorazione o eventi che possono essere smaltiti come rifiuti nella frazione umida o nella carta. Rispetto alla crescita dei volumi di imballaggi compostabili immessi sul mercato, anche la filiera della gestione dei rifiuti si sta attrezzando: crescono infatti gli impianti di compostaggio in grado di compostare questi oggetti – dopo opportuno trattamento- alla stregua degli scarti di cibo e di altri rifiuti organici.
Materiali alternativi
ISAP Packaging utilizza diversi materiali alternativi alle plastiche, come la bioplastica PLA (acido polilattico), anche nella versione “cristallizzata” (C-PLA), fornendosi soprattutto dal produttore leader mondiale, NatureWorks LLC. Nella versione cristallizzata il PLA è in grado di resistere a temperature più calde, come quelle tipiche di thè o caffè. Altro materiale utilizzato da ISAP Packaging è la polpa di cellulosa, realizzata con fibre vergini derivanti dalla lavorazione della canna da zucchero e di altre piante. In grande espansione è anche la produzione di oggetti in cartoncino, perlopiù accoppiato a plastica o a bioplastica. Ecokay è il nome scelto per la linea di prodotti realizzati in materiali alternativi alla plastica 100% biodegradabili e compostabili. Rispetto alle potenzialità dei diversi materiali, ISAP ha un atteggiamento assolutamente “laico”, ispirato al principio “non esistono materiali o prodotti buoni o cattivi, ma comportamenti giusti o sbagliati”. In linea con questa filosofia, le plastiche tradizionali continuano ad avere un posto importante nel portafoglio di prodotti di ISAP, anche perché la plastica resta – per molte applicazioni- il materiale più prestazionale, e sempre il più economico.Quando poi i prodotti in plastica vengono utilizzati in presenza di sistemi di raccolta che funzionano, e quindi non vengono dispersi nell’ambiente ma avviati a riciclo, allora il concetto di economia circolare trova forse la sua migliore applicazione. Per questo ISAP Packaging continua ad investire in competenze e tecnologia orientata all’utilizzo di plastiche riciclate adatte a garantire la sicurezza per il contatto alimentare.
Certificazione plastica seconda vita
Dal 2013 infatti la ISAP Packaging realizza oggetti in R-PET (PET da riciclo) che hanno ottenuto la certificazione “Plastica seconda vita”: un sistema di certificazione ambientale di prodotto dedicata ai materiali ed ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici, il primo in Europa che introduce il concetto di qualità delle plastiche di riciclo e di rintracciabilità dei materiali riciclati. A conferma del suo impegno per la sostenibilità, dal 2017 ISAP Packaging realizza il bilancio di sostenibilità, da cui emerge ad esempio l’impegno dell’azienda per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni dirette di anidride carbonica. “Forse mai come in questi due ultimi anni ha avuto diffusione la percezione di quanto fondamentale sia …essere sostenibili. E forse proprio oggi, in epoca di crisi sanitaria-economica-ambientale, il vero significato del termine “sostenibilità” appare chiaro ai più – spiega Bruno Spozio, direttore generale ISAP Packaging – per noi, per ISAP Packaging, essere sostenibili, esserlo sempre di più, ha sempre significato impegnarsi ed investire non solo sul fronte ambientale – quello su cui un’azienda come la nostra appare maggiormente esposta- ma anche su quelli sociale ed economico. Le nostre materie prime, i nostri processi, i nostri prodotti, devono essere sempre meno impattanti, sempre più economici, sempre più prestazionali e sicuri; non basta perseguire traguardi ambientali, anche se concreti e non condizionati dal greenwashing, se i prodotti che ne derivano tagliano fuori grosse fette di mercato o perdono di funzionalità: non può essere così per prodotti destinati a contenere cibi e bevande, e favorirne il consumo soprattutto in occasioni di utilizzo collettivo. Ci impegneremo sempre più per incrementare la nostra sostenibilità globale senza rincorrere mode o tendenze non supportare da dati reali”.