Il 2022 parte nel migliore dei modi per i risparmiatori coinvolti nella vicenda Banca Popolare di Bari. In poche settimane, tra gli ultimi giorni del 2021 e l’inizio del 2022, l’arbitro per le controversie finanziarie ha accolto 8 ricorsi presentati da altrettanti risparmiatori, associati all’associazione nazionale “Dalla parte del consumatore” che avevano investito il proprio denaro in azioni della Banca Popolare di Bari. Più in particolare, è stato riconosciuto il diritto dei consumatori al risarcimento del danno patito. Particolarmente soddisfatto l’avvocato Emilio Graziuso, responsabile dell’associazione, che ha assistito i risparmiatori nella procedura dinnanzi all’arbitro. “Ancora una volta abbiamo ottenuto una vittoria su tutta la linea per i nostri assistiti – afferma l’avvocato Emilio Graziuso –. Siamo, infatti, riusciti a dimostrare la violazione da parte dell’Istituto di credito della normativa che governa la materia ed in particolare quella che concerne gli obblighi di informazione. Proprio in ragione di ciò l’arbitro per le controversie finanziarie ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in favore dei nostri associati”.

L’impegno dell’associazione

L’associazione è impegnata da molti anni nell’annoso braccio di ferro tra risparmiatori e Banca Popolare di Bari ed ha ottenuto già moltissime decisioni favorevoli dell’arbitro. Purtroppo, però, la Banca, sino ad oggi, non si è adeguata alla decisione assunta in sede arbitrale costringendo, così, i consumatori a promuovere un processo per ottenere la restituzione del mal tolto. “Questo comportamento del tutto incomprensibile della Banca – continua l’avvocato Graziuso – purtroppo, costringe il consumatore, pur avendo ottenuto il riconoscimento del proprio diritto al risarcimento del danno a promuovere un contenzioso giudiziario per rientrare in possesso del proprio denaro. Sicuramente, il risparmiatore che promuove un giudizio sulla base di una decisione favorevole ottenuta dinnanzi all’Arbitro, fonda la propria pretesa processuale su una linea difensiva solida che è già stata vagliata ed accolta da un organo autorevole ed altamente specializzato, quale appunto l’arbitro, ma la nostra associazione si chiede perché costringere i consumatori ad andare in causa? Perché la Banca Popolare di Bari, così come abbiamo già chiesto ai vertici della stessa, non istituisce un tavolo di confronto per la risoluzione bonaria delle controversie?” In ogni caso, l’associazione assicura che continuerà a difendere i diritti dei risparmiatori dentro e fuori le aule di tribunale. Per informazioni: 347–0628721, Pagina FB: associazione nazionale “Dalla parte del consumatore”.