“Il 38° congresso nazionale della Simg cade in un momento cruciale della vita del nostro Servizio sanitario nazionale e della nostra professione – sottolinea il professor Claudio Cricelli, presidente Simg –. Siamo a un punto di svolta, che deve essere rappresentata da un’analisi critica delle carenze strutturali e dei grandi punti di forza emersi finora di questa professione all’interno del Servizio sanitario. Il congresso riassume le pratiche virtuose messe in atto da parte della medicina generale negli anni passati e durante la pandemia, ma allo stesso tempo abbiamo delineato gli elementi di prospettiva per consentirci di attuare una svolta radicale. Il punto di partenza sarà nei processi di formazione di una classe di medici di famiglia qualificata ed entreremo nel merito di tutti gli elementi che costituiscono la pratica professionale. Ci occuperemo, ad esempio, di definire i modelli abitativi della medicina generale, perché servono strumenti, personale di supporto che sia qualificato, una divisione dei compiti tra i medici che compongono uno studio. Ai medici di medicina generale dovranno spettare poi i compiti di diagnostica, affinché la presa in carico dei pazienti cronici sia completa. Inoltre, sarà importante un ampio coinvolgimento nel dibattito, oltre ovviamente alle forze politiche e alle Regioni, anche di infermieri, personale di studio medico e altre figure sanitarie ed esperte di management nonché delle varie discipline mediche e dei comparti del Servizio sanitario nazionale e delle forze politiche e sociali. Noi siamo la medicina del territorio, di prossimità e dobbiamo erogare livelli di assistenza e di cura di alto livello ai cittadini di uno Stato moderno”.
Per il video servizio: https://youtu.be/pr25VwcPYNc