Da oggi è a disposizione gratuitamente di tutti gli iscritti al sistema sanitario provinciale trentino la nuova piattaforma ‘TreC+’, sviluppata grazie al contributo di medici e cittadini. Sarà l’unico punto di accesso ai servizi digitali dell’azienda sanitaria. “Sono circa 170mila i trentini che utilizzano già ‘TreC’ accedendo dal portale, e 62mila dalla app ‘TreCFSE’. L’obiettivo, con questa nuova piattaforma, è di raggiungere tutta la popolazione – ha sottolineato Stefania Segnana, assessora provinciale alla salute -. Non ci saranno più altre applicazioni o sistemi per accedere ai servizi digitali dell’azienda sanitaria perché tutto è stato raggruppato in ‘TreC+’. Per chi usa già l’app ‘TreCFSE’ basterà aggiornarla dagli app store Android o Apple. Per chi invece non l’ha mai installata, potrà farlo autonomamente accedendo dal portale web trec.trentinosalute.net e seguire le indicazioni della guida. E’ una piattaforma intelligente che parla di noi, parla del sistema trentino, di ricerca, di politiche sanitarie e di servizi per la cura delle persone. E parla la lingua di questa terra, perché è stata costruita insieme alle persone e ai professionisti della salute. Per realizzare il sistema è stata posta grande cura sia alle esigenze dei cittadini che dei medici. In questi mesi abbiamo avviato diverse sperimentazioni per adottare la televisita come strumento di prassi con l’obiettivo di creare un’esperienza di utilizzo che garantisse semplicità d’uso e inclusione. Pediatria, cardiologia e oculistica sono alcune delle sperimentazioni in corso in Trentino, che si sono affiancate a quelle di diabetologia. Fra poco si aggiungerà anche il telemonitoraggio per oncologia e un servizio informativo ed educativo dedicato alle donne in gravidanza”.

Modello esportabile

La piattaforma ‘TreC’ è stata scelta e riutilizzata anche da altre regioni italiane. “L’adozione di un nuovo modello architetturale e di sviluppo della piattaforma ha favorito la possibilità di riuso dei servizi in altri contesti pubblici e privati – ha aggiunto Segnana -. Abbiamo firmato accordi con le Regioni Emilia Romagna ed Umbria, l’ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma, l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Forlì, l’ospedale Mauriziano e l’Asl 3 di Torino, l’Ausl di Bologna. Contatti ed interessi concreti al riuso sono stati avviati poi con la Regione Friuli Venezia-Giulia, con Alessandria, Novara e Cuneo, la Regione Sicilia, l’Asl di Ragusa e l’Ulss 7 Pedemontana del Veneto”. “’TreC+’ permetterà una riduzione dei tempi di gestione delle attività operative, ridisegnate dalle necessità legate alla pandemia – precisa Pier Paolo Benetollo, direttore del servizio ospedaliero dell’azienda sanitaria -. Oggi  possiamo dire di essere riusciti ad ottimizzare l’intero processo della televisita per supportare le strutture sanitarie nell’erogazione dei servizi sanitari a distanza ed in particolare lo svolgimento da remoto delle visite mediche che per tipologia, specialità, modalità e contenuti non richiedono necessariamente la presenza fisica del paziente e dell’operatore sanitario nello stesso luogo. La telemedicina non è la sanità del futuro, ma quella del presente”.