ICAR fa 13! E’ in corso fino a domani l’edizione numero 13 del congresso ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, punto di riferimento per la comunità scientifica in tema di HIV-AIDS, Epatiti, infezioni sessualmente trasmissibili e virali. ICAR è organizzato sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica e del mondo della community. Dopo l’inevitabile versione digitale del 2020, quest’anno il congresso ICAR è tornato in presenza, al palazzo dei Congressi di Riccione.
Il ritorno alla ricerca
Il claim del congresso ICAR 2021 sarà “re-search for re-start together”, un’espressione eloquente della volontà di riprendere appieno le attività di ricerca condizionate dal Covid-19. A Riccione si stanno dando appuntamento oltre mille partecipanti e 200 ricercatori e scienziati da tutto il mondo per presentare oltre 300 lavori di ricerca. I presidenti sono Cristina Mussini, professore ordinario di malattie infettive presso l’Università di Modena e Reggio Emilia; la professoressa Annamaria Cattelan, direttore dell’unità operativa complessa malattie infettive e tropicali, Azienda ospedaliera di Padova; Giulia Valeria Calvino, vicepresidente Anlaids onlus; la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, già direttore del laboratorio di virologia e del dipartimento di epidemiologia, ricerca preclinica e diagnostica avanzata dell’Istituto nazionale per le malattie Infettive “L. Spallanzani”.
Pandemia e impegno
Il congresso ICAR 2021 è il primo appuntamento in presenza per quanto riguarda un evento nazionale sull’HIV e proprio in quanto tale terrà conto di entrambi i virus, Sars-CoV-2 e HIV, proponendo un rinnovato impegno nella lotta al virus che impegna da ormai 40 anni gli infettivologi. “La pandemia ha pesantemente intaccato gli standard of care di tutte le patologie croniche e l’HIV non ha fatto eccezione – evidenzia la professoressa Mussini. – Il Covid ha avuto un impatto sugli ambulatori, sulla prevenzione, sull’aderenza terapeutica, ma anche sulla qualità della vita, perché le persone con infezione da HIV sono tra coloro che hanno avuto più paura di essere infettate dal Sars-cov-2, si sono ancor più chiuse in casa, con un ulteriore peggioramento nella qualità di vita. Diventa così prioritario riportare l’attenzione sull’HIV: negli ultimi anni la scienza ha compiuto passi enormi, cronicizzando il virus grazie alla terapia antiretrovirale che continua ad essere foriera di novità come ai nuovi farmaci long-acting. Tuttavia, l’HIV resta una emergenza a livello mondiale: sono circa 37 milioni i soggetti colpiti; ogni giorno 5500 nuove donne vengono infettate. Gli studi sull’HIV vanno avanti da 30 anni ed è un settore sempre in grande fermento: per questo sarà fondamentale un confronto tra i diversi attori che vengono uniti da ICAR”.
“Il carico portato dal Covid sui reparti di malattie infettive ha penalizzato i pazienti affetti da HIV – spiega Giulia Valeria Calvino. – Nei momenti più bui della pandemia si sono incontrate le maggiori difficoltà, come lo spostamento di alcuni reparti, il rinvio di molte visite, un brusco rallentamento nella diagnostica e nella prevenzione. In questo difficile contesto, tutte le associazioni della community si sono adoperate per sostenere le persone HIV positive con attività come consegna dei farmaci, accompagnamento in ospedale, recupero dei contatti con i medici, aiuti concreti per la quotidianità, counselling, sostegno psicologico online, richiesta al Governo di corsie preferenziali”.
Le iniziative Icar
Come nel periodo prepandemico, ICAR si propone come appuntamento dinamico, caratterizzato da una significativa valenza sociale e formativa. Saranno così assegnati 10 premi alle giovani eccellenze italiane della ricerca scientifica con gli ICAR-CROI Awards 2021, gli Scientific Committee Awards e i SIMIT Special Awards. Vi sarà un coinvolgimento delle scuole superiori con RaccontART, il concorso artistico mediante il quale ICAR dedica particolare attenzione alle tematiche legate alla prevenzione e al coinvolgimento della società civile: le 22 opere finaliste verranno presentate e premiate. Inoltre, sempre in tema di prevenzione, durante le giornate congressuali, ICAR darà la possibilità di effettuare gratuitamente il test rapido per HIV e HCV presso la postazione allestita in piazzale Ceccarini angolo via Dante.